Leopolda di Firenze, al via la decima edizione. Renzi: “Questo è un popolo che c’è”
Partiti i lavori alla ex stazione di Firenze, dove il senatore ha ricevuto un'accoglienza da star
Al via la Leopolda 10 a Firenze: Renzi inaugura i lavori
Aperti i lavori della Leopolda 10, dove Matteo Renzi ha ricevuto un’accoglienza da rock star: la consueta convention inaugurata dal sindaco di Firenze 10 anni fa è iniziata facendo il pienone di applausi.
Renzi è partito dal fondo della ex stazione e a piedi ha raggiunto a fatica il palco, fendendo due ali di folla entusiasta, rallentato anche dalla ressa di giornalisti e fotoreporter.
È stato abbracciato e baciato da moltissime persone e ha firmato fotografi lungo il cammino.
“Questo della Leopolda è un popolo che c’è, fatevene una ragione. Dicevano che sarebbe stato un flop: figuriamoci se veniva gente…”, ha dichiarato.
È trascorso esattamente un mese da quando Renzi ha annunciato l’uscita dal Partito Democratico e la fondazione del suo nuovo movimento, Italia Viva, e il neo leader ha già raggiunto un buon numero di consensi. Almeno da parte dei fedelissimi, e nel capoluogo toscano si fanno già vedere Luciano Nobili e Roberto Giacchetti.
Attesi anche Maria Elena Boschi e la ministra Teresa Bellanova, che chiuderà i lavori durante il comizio di domenica.
Dei parlamentari rimasti nel Pd si intravede qualcuno, tra cui Simona Bonafè, eurodeputata Pd e segretario regionale dem della Toscana.
“Resto nel Pd, ma sono venuta a salutare tanti amici”, ha spiegato Bonafè, a lungo vicina politicamente a Matteo Renzi.
Ma Maria Elena Boschi assicura che diversi parlamentari non ancora confluiti nel nuovo partito si faranno sentire nei prossimi giorni e settimane per passare a Italia Viva. La ex ministra assicura che “i numeri tra un anno saranno molto diversi”. Mentre ora nei sondaggi il neo partito risulta sesto dopo Forza Italia, con appena il 4,6 per cento di consensi.
Ma non si dica che gli uomini di Renzi siano degli yesmen. L’ex premier lo precisa durante il comizio di apertura di Leopolda 10, iniziata alle 19 del pomeriggio.
“C’è tanta gente libera che non ne può più della demagogia e del qualunquismo, e questa gente c’è”, dice aprendo i lavori della Leopolda 10.
“Dieci anni fa sembrava impossibile riempire la Leopolda la domenica: oggi dimostriamo che c’è un popolo che non ha paura di dire quello che pensa, che è forte quando le cose vanno bene ed è forte quando tutti ci dicono che le cose vanno male, e questo popolo, amici della stampa e dei talk show, c’è, può piacervi o meno ma è un popolo che c’è, e se non fate i conti con questo popolo è un problema vostro, non nostro”, assicura il senatore di Firenze, e rassicura chi pensa che il suo obiettivo sia quello di far cadere il governo rosso-giallo, nato anche grazie alla sua intermediazione.
“Renzi vuol far cadere il governo? L’abbiamo fatto partire un mese fa, se lo facciamo cadere dopo un mese ti ricoverano per schizofrenia”, dichiara.
“Se lanciamo delle idee non potete dirci che sono ultimatum: gli ultimatum li lanciano i populisti, se non si capisce la differenza vuol dire arrendersi al populismo”, ha aggiunto.
Sin dalla creazione del partito che in questo fine settimana si riunisce alla Leopolda, Renzi ha annunciato che il suo intento è quello di combattere il populismo di Matteo Salvini, di cui si dichiara il primo oppositore.
È uno slogan che circola anche tra i più giovani, tra quei 400 millenials attesi a Firenze e guidati dall’ex membro della direzione Pd e giovanissima renziana Arianna Furi, tra le prime fedelissime renziane, che ha seguito il senatore sin da quando era il sindaco di Firenze.
Sabato 19 ottobre i lavori inizieranno alle 9:30 per poi concludersi alle 20:30, con una pausa per il pranzo. I tavoli si terranno nella mattinata. La giornata del sabato è dedicata alla presentazione del simbolo di Italia Viva, scelto tra i tre finalisti annunciati la scorsa settimana.