X Mas, motti fascisti, provocazioni: chi sono i deputati che hanno aggredito il 5S Donno
Dopo la bagarre alla Camera di due giorni fa, ieri sera l’Ufficio di presidenza di Montecitorio ha deliberato le sanzioni per i deputati coinvolti nei parapiglia. La più pesante è stata inflitta a Igor Iezzi, il leghista che ha ammesso di aver tentato di dare un pugno al collega pentastellato Leonardo Donno: Iezzi è stato sospeso dai lavori parlamentari per 15 giorni.
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha comminato poi 7 giorni per altri tre deputati coinvolti nell’aggressione a Donno: Enzo Amich, Federico Mollicone e Gerolamo Cangiano, tutti e tre di Fratelli d’Italia. Il leghista Stefano Candiani – anche lui accusato dal pentastellato – è stato sospeso invece per 3 giorni.
La Presidenza della Camera, peraltro, ha sanzionato non solo gli aggressori, ma anche l’aggredito: Donno, che era stato espulso dall’aula per aver tentato di avvolgere una bandiera italiana attorno al collo del ministro Roberto Calderoli, sarà interdetto ai lavori parlamentari per 4 giorni.
Per altri disordini avvenuti durante la seduta del 12 giugno, sono stati sospesi inoltre i deputati del Pd Nico Stumpo (7 giorni), Vincenzo Amendola (3 giorni), Arturo Scotto e Claudio Michele Stefanazzi (2 giorni).
La decisione di infliggere sanzioni a pioggia sia nei gruppi di destra sia in quelli di sinistra ha suscitato le proteste dell’opposizione: i provvedimenti assunti dalla Presidenza di Montecitorio – attaccano i leader di M5S e Pd, Giuseppe Conte ed Elly Schlein – “mettono sullo stesso piano aggrediti e aggressori”.
Ma chi sono gli aggressori del deputato Leonardo Donno? Analizzando le loro biografie politiche, emergono omaggi alla X Mas, motti fascisti e provocazioni di vario genere.
L’onorevole Igor Iezzi, 49 anni, alla sua seconda legislatura, nel 2018 suscitò polemiche per la sua partecipazione alla festa di Lealtà Azione, un gruppo di ispirazione neofascista. Quattro anni prima, da consigliere comunale di Milano, si presentò a Palazzo Marino con indosso un velo a mo’ di burqa per protestare contro la costruzione di un nuovo centro islamico.
Fedelissimo di Matteo Salvini, Iezzi si è recentemente molto speso per la candidatura alle elezioni europee del generale Roberto Vannacci ed è un convinto sostenitore dell’alleanza nell’Ue tra la Lega e l’estrema destra francese di Marine Le Pen.
Enzo Amich, 46 anni, piemontese, è deputato di Fratelli d’Italia dal 2022. Ex sindaco di Coniolo, in provincia di Alessandria, ha lavorato come operaio ed è stato coordinatore della Protezione Civile di Casal Monferrato.
Già fuciliere assaltatore nei parà della Folgore, ha un tatuaggio con il simbolo della X Mas e si è fatto fotografare con una maglia che reca il celebre motto della flottiglia alleata dei nazisti: “Memento audere semper”.
Federico Mollicone, 54 anni, deputato di FdI dal 2018, negli anni Novanta è stato il capo romano del Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano.
Nel 2019 commentò con soddisfazione la sentenza civile che ordinò a Facebook di riattivare la pagina di Casapound, che era stata oscurata per aver utilizzato un linguaggio di istigazione all’odio. “Riconosciuta la libertà d’espressione”, osservò Mollicone.
Nella scorsa legislatura l’onorevole meloniano ha proposto di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage alla stazione di Bologna: non crede, infatti, alle condanne passate in giudicato nei confronti dei terroristi neri Luigi Ciavardini, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Gilberto Cavallini. Per Mollicone l’esplosione andrebbe ricollegata a un traffico di armi destinate ai combattenti palestinesi (tesi che è chiaramente una bufala, come raccontato anche da TPI).
L’anno scorso il deputato di FdI balzò agli onori della cronaca per aver dichiarato che la maternità surrogata “è un reato più grave della pedofilia”. In precedenza se l’era presa con il cartone animato Peppa Pig: “Inaccettabile un personaggio con due mamme”, disse.
Poi c’è Gerolamo Cangiano, 43 anni, genovese di origini campane, che siede nei banchi della Camera di FdI dal 2022. Ex fidanzato di Valeria Marini, oggi sta con l’ex Miss Italia Denny Mendez. Nel 2020 Cangiano utilizzò il motto fascista “Me ne frego” come slogan della sua campagna elettorale per le elezioni regionali campane. Raccolse 5mila preferenze, risultando il primo dei meloniani non eletti.