“Traditore della Patria”: il capogruppo della Lega di Sarzana attacca Mattarella e scoppia la bufera
Il capogruppo della Lega di Sarzana attacca Mattarella e scoppia la bufera
Emilio Iacopi è il capogruppo leghista in consiglio comunale a Sarzana che nelle ultime ore è finito nell’occhio del ciclone per aver condiviso su Facebook una foto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con su scritto “Traditore della Patria”.
Quando il leghista Iacopi si è accorto di aver fatto un danno era ormai troppo tardi. Il politico leghista ha rimosso il post dalla sua bacheca di Facebook, ma, si sa, il web non perdona e così l’immagine di Mattarella traditore della Patria associata al profilo social di Emilio Iacopi ha fatto il giro dei social.
In molti si sono fatti sentire e hanno chiesto al capogruppo leghista di farsi da parte e rassegnare le dimissioni dal ruolo rivestito in consiglio comunale. La prima a dire la sua è stata la segretaria provinciale del Partito democratico Federica Pecunia.
“L’offesa da uomo delle istituzioni e delle forze dell’ordine al Presidente della Repubblica è inaccettabile”, ha detto Pecunia. “Il capo dello Stato è definito ‘traditore’ per non aver violato la Costituzione repubblicana sciogliendo il Parlamento per fare seguito alla richiesta di ‘pieni poteri’ giunta dal leader del partito, Matteo Salvini”, ha continuato l’onorevole del Pd Raffaella Paita.
“Ci troviamo dinnanzi a un fatto grave e inquietante, ancor di piu’ se consideriamo che l’esponente leghista e’ anche un carabiniere. Parliamo di ipotesi di reato come oltraggio a un corpo politico e amministrativo dello Stato e vilipendio del presidente della Repubblica. Emilio Iacopi farebbe bene a rassegnare le immediate dimissioni e Matteo Salvini a chiedere subito scusa a Sergio Mattarella, anziche’ manifestare in piazza contro se’ stesso per la caduta del governo gialloverde”, ha continuato ancora Paita.
Il gruppo consigliare della Lega a Sarzana ha risposto cercando di ridimensionare quanto avvenuto: “È evidente che Mattarella non ha fatto quello che è nel suo mandato, cioè tutelare gli interessi nazionali […] Gli unici che dovrebbero avere la dignità di dimettersi sono proprio quelli del Pd, che hanno svenduto l’Italia alla Germania e alla Francia con Renzi e oggi ci riprovano attraverso Conte”.