Manovra: via l’Iva su pane e pasta, più aiuti alle famiglie, stretta sul Rdc. E spunta l’Amazon Tax
Legge di bilancio: le misure che dovrebbero trovare spazio nella manovra
Dall’azzeramento dell’Iva su pane e pasta all’Amazon tax fino alla stratte sul Reddito di Cittadinanza: sono alcune delle misure della manovra economica, che dovrebbero trovare spazio nella legge di Bilancio 2023.
Il governo ne ha discusso nell’incontro che si è tenuto nella serata di venerdì 18 novembre a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e i capigruppo delle forze politiche che sostengono la maggioranza. Di seguito alcune delle misure che potrebbero essere introdotte nella prossima manovra economica.
Più aiuti alle famiglie numerose
L’assegno unico per i figli dovrebbe essere raddoppiato per le famiglie più numerose. I nuclei con quattro o più figli, dunque, dovrebbero ricevere 100 euro in più al mese. Stessa cifra sarà destinata alle famiglie con figli gemelli.
Via l’Iva sui beni essenziali
Azzeramento dell’Iva sui beni primari, ovvero pane, pasta e latte. Il taglio sarà limitato a un anno con una spesa prevista di 500 milioni di euro. La misura riguarderà anche i prodotti per l’infanzia, come i pannolini, e gli assorbenti con l’Iva che verrà ridotta al 5%.
Aiuti per il caro-bollette
Lo sconto di 30 centesimi per un litro di benzina e diesel sarà prorogato mentre saranno allungati i crediti d’imposta in favore delle imprese per le spese legate all’energia. Allo studio vi sono anche ristori per alcuni settori e un fondo unico per le bollette a cui attingere durante l’anno.
In pensione a 62 anni con Quota 103
62 anni di età e 41 di contribuiti: è questa la formula scelta dal governo che permetterà alle persone di andare in pensione anticipatamente rispetto ai requisiti previsti dalla legge Fornero.
Amazon Tax
Tra le varie ipotesi circolate nel corso del vertice di maggioranza anche quella di introdurre una tassa sulle consegne a domicilio per favorire il commercio di prossimità.
Stretta sul Rdc
Per recuperare soldi, il governo, come peraltro già ampiamente preannunciato già in campagna elettorale, rivedrà i meccanismi del Reddito di Cittadinanza. La stretta sul Rdc dovrebbe portare riduzioni progressive del sussidio e una maggiore severità per gli “occupabili”, oltre a servire per finanziare il taglio del cuneo fiscale.