Lega: “Pieno mandato a Salvini”. Il Carroccio punta sui ministeri dell’Interno e dell’Agricoltura
Lega: “Pieno mandato a Salvini”. Il Carroccio punta sui ministeri dell’Interno e dell’Agricoltura
È terminato dopo due ore il consiglio federale della Lega, convocato da Matteo Salvini per decidere la linea del Carroccio sulla formazione del nuovo governo. A quasi dieci giorni dal flop alle elezioni, l’organo di governo della Lega ha ribadito la fiducia nel proprio segretario, confermandogli il “pieno mandato per proseguire i lavori con gli alleati per dare all’Italia un governo politico e all’altezza delle aspettative”.
Durante la riunione sono state approvate all’unanimità le priorità del partito: tra queste lo stop al caro bollette, il ritorno della sicurezza nelle città, il via libera ai cantieri, il taglio della burocrazia, la valorizzazione di settori strategici come l’agricoltura, la pesca e il turismo e anche l’estensione e il rafforzamento della flat tax.
Per quanto riguarda il nuovo governo, il consiglio federale non ha indicato una lista di possibili ministri, ma durante la discussione sugli incarichi sono stati citati diversi dicasteri. Secondo fonti parlamentari, i dirigenti leghisti punterebbe soprattutto sul ministero dell’Interno, delle Infrastrutture, dell’Agricoltura, della Giustizia, del Lavoro e degli Affari regionali o delle Riforme. In particolare, secondo La Repubblica, l’attenzione maggiore è puntata sul Viminale e sul ministero delle Riforme e delle Autonomie. Sarebbe inoltre prevalsa la linea di puntare su Infrastrutture e Agricoltura piuttosto che Salute e altri dicasteri. “C’è una lista di ministeri interessanti per la Lega ma non abbiamo parlato di nomi”, ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro uscento dello Sviluppo economico, parlando di Matteo Salvini come di un “candidato naturale” per la guida del ministero dell’Interno. Una richiesta che Giorgia Meloni già avrebbe respinto negli scorsi giorni, preferendo profili meno controversi al segretario leghista. Secondo il totoministri, un possibile candidato per il Viminale è il prefetto di Roma, ed ex capo di gabinetto di Salvini, Matteo PIantedosi o l’ex prefetto della capitale, Giuseppe Pecoraro, considerato più vicino a Meloni.