Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Se la Lega e Forza Italia si unissero perderebbero voti

Immagine di copertina

È a partire dal mese di febbraio scorso che Forza Italia e Lega hanno cominciato a ragionare concretamente sulla possibilità della nascita di un partitone unico a vocazione popolare tanto che TPI, già il 22 febbraio, anticipò il tutto in un retroscena emblematicamente titolato “Salvini e il piano ‘Lega Italia’: un nuovo partito popolare insieme a Berlusconi“.

Ora però quello che molti si chiedono è quanto potrà valere elettoralmente la nascente creatura politica. Ovviamente i due leader, Salvini e Berlusconi, sperano che la somma sia positiva ovvero che l’unione tra i due partiti possa superare o quantomeno pareggiare le percentuali attuali. Ma in realtà potrebbe non essere così, anzi sicuramente non sarà così. Perché sono in molti a ritenere, anche tra i fautori del progetto che “la somma non farà il totale” ovvero che i due partiti uniti prenderanno meno voti rispetto al rimanere separati.

I numeri potenziali della nuova formazione, anche se diventerà senza ombra di dubbio il primo partito d’Italia e servirà per mettere Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni all’angolo e quindi a ridare centralità a Salvini e a Berlusconi all’interno della coalizione di centrodestra, non sono poi così entusiasmanti: a Via Bellerio ed Arcore, in attesa che all’inizio della prossima settimana arrivino i primi sondaggi dopo l’annuncio, si parla di un 25% contro il 28 che le due forze totalizzarebbero oggi andando insieme ma divise.

Insomma, unendosi avrebbero una perdita secca di circa 3 punti percentuali. Ci sono poi altri fattori di rischio da tener presente, come riconoscono gli stessi tessitori dell’operazione: gli elettori di centrodestra potrebbero non apprezzare troppo la nuova creatura politica perché la vedono come un primo passo verso una divisione della coalizione che non vogliono assolutamente.

Insomma anziché unire il progetto potrebbe avere l’effetto opposto e dividere/spaccare definitivamente la coalizione. Perché nonostante le posizioni diverse sul governo Draghi, gli elettori di Forza Italia e della Lega si considerano ancora in colazione con Fratelli d’Italia. Questo sarà il vero problema del nascituro partito.

Ti potrebbe interessare
Politica / Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento europeo
Politica / “Sono il civile De Luca”: la nuova gelida stretta di mano tra Meloni e il governatore
Politica / Luca Zaia: “Armi a Kiev? È giunto il tempo della diplomazia”
Ti potrebbe interessare
Politica / Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento europeo
Politica / “Sono il civile De Luca”: la nuova gelida stretta di mano tra Meloni e il governatore
Politica / Luca Zaia: “Armi a Kiev? È giunto il tempo della diplomazia”
Politica / La stoccata di Geppi Cucciari al ministro Sangiuliano e a TeleMeloni: “Applaudite, qua non possiamo coprire i fischi”
Politica / Il ministro Sangiuliano contestato, ma su Rai 1 i fischi si trasformano in applausi: i video a confronto
Politica / Il monito di Mattarella contro la "democrazia della maggioranza”
Politica / Città contro campagna e il fattore banlieues: la mappa del voto in Francia
Politica / La lettera di Meloni a FdI: “Noi abbiamo fatto i conti con il fascismo, non c’è spazio per i nostalgici”
Politica / La lettera del ministro Sangiuliano: “Liliana Segre ha ragione sull’antisemitismo”
Opinioni / M5S: tre consigli a Giuseppe Conte