Unione tra Lega e Forza Italia? Tutto dipende da Brunetta: “Salvini lo teme”
I “malpancisti“ di Forza Italia, guidati dalla ministra per il Sud Mara Carfagna, si stanno organizzando per tentare di stoppare l’accordo federativo con la Lega nonostante, ormai si è capito, abbia l’ok di Silvio Berlusconi. Sul progetto della federazione Fi-Lega la Carfagna ha espresso più d’un dubbio. “Credo che qualunque decisione sul futuro di Forza Italia debba essere presa confrontandoci nel merito e sulla base di proposte definite”.
Per lei, infatti, esiste una “terza via” oltre alle due opzioni – federazione o fusione – messe in agenda da Salvini e Berlusconi: “Lavorare per riaffermare la centralità dei liberali nella coalizione e nel Paese”. Alla base del ragionamento della responsabile del Mezzogiorno, ci sono tre ordini di motivi. “Il primo – spiega – è che molti dei nostri elettori non si sentirebbero a loro agio in un assetto a trazione leghista. Il secondo riguarda la nostra salda collocazione nel Ppe europeo. L’alleanza con un partito sovranista e legato a forze euroscettiche – segnala – è già anomala rispetto alle scelte dei Popolari, figuriamoci come sarebbe giudicata una fusione. La terza ragione è pragmatica: al Sud – ha concluso la Carfagna – la Lega non è riuscita a sfondare. Unificarci col Carroccio significherebbe perdere consenso in maniera consistente e regalarlo al partito della Meloni”.
Dunque, che fare? I “malpancisti” si sono rivolti a Gianni Letta da sempre freddo (eufemismo) con Matteo Salvini, ma questa volta l’Eminenza Azzurrina non se la sente proprio di mettersi contro quella che potrebbe essere l’ultima grande iniziativa del suo sodale politico e di vita. Insomma, il progetto Salvini-Berlusconi ha avuto luce verde anche dal sempre potentissimo Gianni Letta.
Così, i contrari al progetto stanno ora pensando di portare dalla loro parte il ministro più importante di Forza Italia, Renato Brunetta che potrebbe diventare l’ago della bilancia (non per niente Salvini nei giorni scorsi si è premurato di incontrarlo). Che farà dunque il lanciatissimo Renatino (uno dei pochi della compagine di governo che può permettersi di dare del ‘tu’ a Mario Draghi ma che non ha mai particolarmente amato Matteo Salvini)?
Dopo numerose telefonate e contatti ancora nessuno lo ha capito. Intanto oggi, giurano i bene informati, sentirà Silvio Berlusconi…
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