Lega: “Nessuno da Fazio finché non cala lo stipendio”
Il 5 maggio il conduttore di Che tempo che fa, Fabio Fazio, è finito al centro delle polemiche per il suo stipendio.
Ad attaccarlo è stato per primo il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che nel corso di un comizio a Foligno, in Umbria, ha detto di non voler accettare l’invito di Fazio a prendere parte alla sua trasmissione finché non si taglierà lo stipendio.
“Mi sono rifiutato di andare ospite da Fabio Fazio. Stasera in tv ci sarà un buco di tre quarti d’ora. Sono l’unico segretario di partito che si è rifiutato”, ha affermato il ministro dell’Interno.
“Mi hanno detto, ‘ma come… fa tre milioni di spettatori’, ma per me la coerenza e i valori valgono di più. Riduciti lo stipendio chiacchierone di sinistra pagato dagli italiani. Riduciti lo stipendio milionario e poi ne riparliamo”, ha continuato il ministro.
Poco dopo al ministro dell’Interno ha fatto eco anche la Lega, che in una nota ha specificato che “nessun esponente della Lega sarà ospite di Fabio Fazio stasera (5 maggio, ndr), e non lo sarà finché non sarà tagliato il vergognoso stipendio milionario del fazioso conduttore”.
“Contiamo che il Parlamento discuta e approvi al più presto la proposta di legge della Lega che rivede contratti e stipendi della tivù pubblica”, si legge ancora nella nota.
Nella stessa giornata un commento negativo sul compenso percepito da Fabio Fazio è arrivato anche dal presidente della Rai, Marcello Foa, secondo cui lo stipendio “molto elevato” del conduttore pone un “problema di opportunità” per l’azienda.
“Il compenso di Fazio è molto elevato” ha proseguito Foa, “al di sopra di qualunque valutazione di merito sugli ascolti. Nella Rai del cambiamento, rispettosa del canone pubblico, è chiaro che, per quanto vincolato da un contratto che la Rai naturalmente deve rispettare, si pone un problema di opportunità”.
Il commento del presidente è arrivato a margine di un incontro nell’ambito del Festival della Tv e dei New Media a Dogliani, in provincia di Cuneo.