Adesso la Lega vuole conquistare anche il Comune di Roma
Salvini, che vuole capitalizzare il consenso crescente, ha aperto il dossier sulla capitale avvertendo gli alleati di centrodestra che per il Campidoglio il Carroccio parte in prima fila
Forte del suo crescente consenso elettorale, la Lega punta a conquistare anche il Comune di Roma, oggi amministrato dagli alleati di governo del Movimento Cinque Stelle.
Secondo quanto riportato mercoledì 24 ottobre 2018 dal Corriere della Sera, il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, ha aperto ufficialmente il dossier sulla capitale.
“Stiamo crescendo ovunque, soprattutto qua. Quando arriverà il momento di votare a Roma, ecco, è possibile che tocchi a uno dei nostri giocarsela. Siamo i più forti”, avrebbe detto il leader leghista ai vertici romani del suo partito.
Salvini sarebbe pronto a mettere gli alleati di centrodestra con le spalle al muro: dopo che è stato concordato che per le regionali in Abruzzo il candidato sarà di Fratelli d’Italia e che per la Basilicata la corsa sarà capitanata da Forza Italia, il Carroccio vorrebbe un suo uomo per la corsa al Campidoglio.
Il piano potrebbe subire un’accelerata se il 10 novembre la sindaca Virginia Raggia verrà condannata per falso nel processo sulla nomina di Renato Marra a capo della Direzione Turismo del Comune di Roma.
In quel caso Raggi potrebbe dimettersi e per la capitale si aprirebbe una crisi politica che porterebbe a nuove elezioni.
Dopo la morte della sedicenne Desirée nel quartiere di San Lorenzo, Salvini ha partecipato, in qualità di ministro dell’Interno, a un vertice sulla sicurezza nella capitale e ha poi fatto visita a San Lorenzo.
Il leader della Lega non ha risparmiato critiche alla sindaca Raggi e ha confermato che il suo partito è pronto a fare le sua parte.
“A Roma i Cinque Stelle potevano fare di meglio, anche se hanno ereditato una roba sovrumana. Mi aspettavo di più, come tutti i romani, un vero cambiamento”, ha detto Salvini.
“Merita tanto questa città, è grossa e difficile. Io la organizzerei in maniera diversa”, ha aggiunto. “Quando vai a Ostia, non sei a Roma. Il Campidoglio e Ostia sono lontanissime. Ostia, per esempio, dovrebbe e potrebbe essere un Comune autonomo perché è una realtà diversa”.
“Io non mi monto la testa: sono contento del fatto che ogni giorno, camminando per Roma, entrando in negozio o fermandomi a parlare con il tassista o con il vigile mi dicono ‘Salvini io ci sono, se serve per la mia città’. Mi piacerebbe che la Lega potesse dare il suo contributo alla rinascita di questa città”, ha sottolineato il segretario leghista.
Alle elezioni comunali di Roma del 2016 la Lega raccolse appena il 2,7 per cento, ma oggi il partito sembra molto più forte anche nella Capitale.
Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito di Salvini nei seggi romani ha ottenuto poco meno dell’11 e da allora i sondaggi nazionali danno quasi per raddoppiato il suo consenso.
Un tempo, quando era ancora Lega Nord, il Carroccio chiamava Roma con l’appellativo “ladrona”. Ora il partito sembra deciso a voler prendere il potere al Campidoglio.