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La proposta della Lega: Berlusconi nella lista Salvini Premier

Immagine di copertina
Foto: Salvini e Berlusconi durante le le consultazioni

L'idea del Carroccio per ricompattare il centrodestra

La proposta della Lega: Berlusconi nella lista Salvini Premier

In piena crisi di governo sono iniziate a circolare le ipotesi sulle possibili alleanze dei partiti in eventuali elezioni politiche anticipate, e gli interrogativi riguardano soprattutto la Lega di Matteo Salvini, che cerca di ricompattare il centrodestra trovando un’intesa con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

Oggi il vicepremier e ministro dell’Interno è atteso a Palazzo Grazioli, la residenza romana del Cavaliere e secondo i retroscena potrebbe proporre all’ex premier di candidarsi in una lista senza simbolo di Forza Italia.

L’idea della Lega: alleanza senza logo di Forza Italia

Stando a quanto riporta oggi Repubblica, Salvini potrebbe proporre a Berlusconi un “atto di liquidazione politica” del partito del Cavaliere. Il piano del leader della Lega prevede la riedizione di un’alleanza di centrodestra e una spartizione scientifica dei collegi. Ma il vero patto segreto che Salvini sottoporrà a Berlusconi, destinato a restare segreto fino a quando non saranno certe le nuove elezioni, nasconde una bomba politica.

> Crisi di governo, cosa succede ora: le ipotesi e le date

Repubblica spiega che per sancire l’intesa Salvini-Berlusconi, l’ex presidente del Consiglio dovrebbe accettare una lista unica con la Lega, sotto le insegne di un nuovo centrodestra e lo slogan “Salvini Premier”. In altre parole il Cavaliere dovrebbe candidarsi per una formazione con il nome del candidato alla presidenza del Consiglio.

Questa proposta del ministro dell’Interno sarebbe legata al suo timore di perdere consensi con il ritorno ad un legame con un partito, Forza Italia, che ha già governato per oltre un decennio negli ultimi 25 anni, senza dimenticare anche il sostegno al governo Monti.

Salvini non vuole affiancare i simboli “Lega” e “Salvini Premier” a quello lanciato dall’ex presidente del Consiglio nel 1994. A Fratelli d’Italia invece, formazione data in ascesa, sarebbe invece consentito di correre in alleanza con questo listone.

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