Licenziamenti, sindacati in piazza. Lamorgese avverte: “Rischiamo una bomba sociale”
Nel giorno in cui i sindacati scendono in piazza per chiedere la proroga del blocco dei licenziamenti, risuona nelle stanze del governo l’avvertimento della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese: “C’è il rischio di una bomba sociale”, dice, ripetendo sostanzialmente un avviso già lanciato anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Chi intravede un’apertura a Cgil, Cisl e Uil, però, si sbaglia. Il premier Draghi, come noto, è contrario al prolungamento del divieto di licenziare, che per le imprese di dimensioni maggiori scadrà fra meno di una settimana, il 30 giugno.
Il Governo sembra orientato a concedere solo una proroga selettiva per i settori che sono ancora in sofferenza per la crisi economica provocata dalla pandemia di Covid-19. Si parla, in particolare, dell’industria tessile e del comparto calzaturiero.
Oggi, sabato 26 giugno, i sindacati scendono in piazza per chiedere invece di andare avanti con il blocco dei licenziamenti fino alla riforma degli ammortizzatori sociali a cui sta lavorando il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.
Ieri a Genova, ha sfilato il corteo dei lavoratori dell’ex Ilva, che protestano contro la decisione unilaterale dell’azienda di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria benché il settore dell’acciaio non sia in crisi.
La ministra Lamorgese avverte: “Occorre che ci siano le garanzie per i lavoratori come gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione, il rischio che dobbiamo evitare è quello che avevo paventato in passato, cioè della bomba sociale”.