Le modifiche del ministro Lamorgese ai decreti sicurezza di Salvini
Dalle multe alle Ong all'iscrizione all'anagrafe comunale dei richiedenti asilo: ecco come il ministro dell'Interno intende cambiare le norme volute dal suo predecessore
Le modifiche del ministro Lamorgese ai decreti sicurezza di Salvini
Dalla cittadinanza per i figli degli stranieri alle multe alle Ong: ecco quali sono le modifiche che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese intende apporre ai decreti sicurezza di Matteo Salvini.
A svelarle è La Repubblica, secondo cui una prima bozza verrà presentata nella giornata di lunedì 17 febbraio durante il tavolo previsto a Palazzo Chigi tra le forze di maggioranza.
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La bozza andrebbe ben aldilà delle osservazioni fatte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’epoca della promulgazione dei due decreti sicurezza fortemente voluti dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Resta da capire se tutte le modifiche proposte dalla Larmogese (qui il suo profilo) verranno accolte dal M5S, che ha sempre affermato di volere cambiare i decreti in base alle osservazioni fatte dal Capo dello Stato.
Tra le norme attuali che sparirebbero con le modifiche del ministro dell’Interno ci sono le salatissime multe previste per le Ong in caso di divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Le sanzioni, definite spropositate da Mattarella, dovrebbero tornare quelle originarie, con multe che vanno da 10 a 50mila euro.
Anche la norma che consente la confisca delle navi alla prima violazione di ingresso in acque italiane dovrebbe scomparire.
Tra le norme più contestate soprattutto dagli amministratori locali, c’è quella che nega l’iscrizione alle anagrafi comunali dei richiedenti asilo. La Lamorgese proporrà alla maggioranza di tornare a riconoscere il permesso di soggiorno come titolo sufficiente per registrarsi all’anagrafe e ottenere quindi tutti i servizi ad esso legati.
Un’altra importante modifica dovrebbe riguardare la cittadinanza ai figli degli stranieri. I decreti sicurezza Salvini hanno raddoppiato l’iter burocratico per la richiesta di cittadinanza da parte dei figli di cittadini stranieri.
I ragazzi, nati e cresciuti in Italia, secondo le norme volute dal leader della Lega devono aspettare i 22 anni per ottenere la cittadinanza (dal momento che prima dei 18 anni non possono inoltrare richiesta). La Lamorgese propone di tornare alla vecchia norma, ovvero la possibilità di ottenere la cittadinanza in 24 mesi.