La tedesca Spd: “Meloni post-fascista, getta fango sulla Germania”. La leader FdI: “L’unica opposizione oggetto di attacchi sistematici”
“Sarebbe davvero un segnale importante se Enrico Letta potesse vincere e non Meloni, che, in quanto post-fascista, porterebbe l’Italia in una direzione sbagliata”: è la dichiarazione del presidente dell’Spd, Lars Klingbeil, che ha scatenato una vera e propria bufera.
L’intervento è avvenuto a margine dell’incontro tra il segretario del Pd Enrico Letta e il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino, la Spd.
Klingbeil ha sottolineato in conferenza stampa con Letta: “C’è una certa preoccupazione per una possibile vittoria della coalizione di destra. Per esperienza personale posso dire che nell’ultimo miglio tutto può cambiare”. Nel corso della conferenza stampa, i leader della Spd e del Partito Democratico – che in Europa fanno parte del gruppo parlamentare S&D – hanno ribadito la forza della propria alleanza. “Meloni getta fango sulla Germania. Letta invece è per la cooperazione con la Germania, ha un altro stile ed è per la collaborazione – ha precisato Klingbeil -. Sarebbe un grande vantaggio per l’Italia avere un premier come lui”.
La replica della leader di Fratelli d’Italia è giunta quasi immediatamente: “In nessuna democrazia evoluta l’unica opposizione al governo è oggetto di sistematici attacchi da parte di ministri, cariche istituzionali e grandi media”, ha detto Meloni. “E, soprattutto, in nessuna democrazia occidentale il Governo consente scientificamente provocazioni che potrebbero facilmente sfociare in disordini – durante la campagna elettorale – nelle manifestazioni politiche dell’opposizione”. La presidente di FdI ha poi aggiunto: “Questa gente parla di Europa, ma il loro modello è il regime di Ceausescu. Non ci facciamo intimidire da chi odia la libertà e la sovranità popolare”.