La Russa sul caso dello sparo a Capodanno: “Non è questione politica, ma il partito valuti la situazione”
“La legge italiana sul possesso di armi è la più restrittiva d’Europa e sicuramente non va allargata. Anzi, io sarei ancora più rigido. In questo caso si tratta di un problema di opportunità: al cenone c’era bisogno di andare armati? Per me è sempre inopportuno, ma non è una questione politica. Il partito, poi, valuterà la situazione. Io considererei meno grave se fosse inavvertitamente partito un colpo a lui, piuttosto che non ad altri a cui ha dato la sua pistola”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in una intervista a La Stampa, parlando del caso dello sparo al veglione di Capodanno partito dall’arma del deputato FdI, Emanuele Pozzolo.
Con Giorgia Meloni che sembra essere pronta a scaricare l’esponente coinvolto nell’incidente di Capodanno, La Russa aggiunge: “Il partito valuterà la situazione. Io considererei meno grave se fosse inavvertitamente partito un colpo a lui, piuttosto che non ad altri a cui lui ha dato la sua pistola”.
Nel resto dell’intervista il presidente del Senato, che si trova ancora Milano, ha parlato dei prossimi appuntamenti legislativi del 2024 che coinvolgeranno il parlamento. In primis, la riforma istituzionale sul premierato: “Sarò ancora più imparziale rispetto a quanto non lo sia già stato. L’obiettivo che il centrodestra si pone con questa riforma è quello di evitare l’instabilità governativa, perché serve una durata dei governi più lunga, di legislatura e il rispetto della volontà popolare che spesso è mancato in questi anni. Solo cinque articoli, niente di più”.