La Russa provoca gli attivisti di Ultima Generazione: “Chi imbrattò il Senato vada volontario in Emilia-Romagna”
A processo per aver imbrattato lo scorso 2 gennaio la facciata di Palazzo Madama con vernice arancione come forma di protesta contro il cambiamento climatico: ora il presidente del Senato Ignazio La Russa, dopo aver annunciato che l’istituzione si sarebbe costituita parte civile, lancia una provocazione contro gli attivisti di Ultima Generazione. “Vadano per almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna – dice la seconda carica dello Stato – e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell’alluvione. Sarà mia cura provare a convincere il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei loro confronti avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l’ambiente”.
La Russa lo ha dichiarato all’Ansa, specificando: “Mi ero detto non contrario ad incontrare i ragazzi che sono imputati per avere imbrattato la facciata di Palazzo Madama ma poi la richiesta non ha avuto seguito”. Davide Nensi, Alessandro Sulis e Laura Paracini sono accusati di “danneggiamento aggravato”. “Rifaremmo tutto, noi continuiamo comunque con le nostre azioni – ha commentato Paracini -. Non mi preoccupa tanto il processo, quanto il mio futuro. Un futuro senza acqua, senza cibo e al collasso sociale, quello sì che dovrebbe terrorizzare tutti quanti”.
Un’altra attivista di Ultima Generazione, Maria Letizia Ruello, ha replicato a La Russa parlando con Adnkronos: “Siamo già in Emilia Romagna a spalare il fango. Siamo tra le persone che stanno prestando soccorso. La Russa ci dice: fate i bravi e vi toglierò la punizione. Ultima generazione è già in Emilia-Romagna ma non la vedete. Mio figlio si trova lì, a spalare. È uno dei tanti. Noi siamo una piccolissima avanguardia. Se 20 persone si siedono sull’asfalto del Gra per bloccare il traffico, ve ne accorgete. Se 20 persone vanno a spalare non ve ne accorgete”.