La Russa: “È vero, a casa ho un busto di Mussolini. Me l’ha lasciato mio padre, perché dovrei buttarlo?”
“Scusatemi se parlo di me. Sono sempre dipinto come quello che ha i busti del Duce, è vero ce l’ho, me lo ha lasciato mio padre, non capisco perché dovrei buttarlo”: il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervenuto a Palazzo Giustiniani per il ricordo di Pinuccio Tatarella – considerato precursore della destra conservatrice e postmissina di governo – difende la sua libertà di conservare dentro casa un oggetto di arredo che raffigura Benito Mussolini.
“Non lo butterò mai, così come non butterei il busto di Mao Zedong se mi avessero lasciato un’opera d’arte sua… Scusatemi ancora per questa parentesi personale, che volevo assolutamente esternare”, ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia.
Alle sue parole la replica su Twitter del leader di Azione Carlo Calenda: “Perché ha collaborato allo sterminio degli ebrei, perché ha fatto uccidere gli oppositori e bastonare lavoratori. E tu non sei cinese. Sei italiano. Patria del delinquente. E Presidente del Senato. E se non capisci perché devi buttare il busto di Mussolini non meriti di esserlo”.