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Home » Politica

La lunga storia giudiziaria di Berlusconi: indulto, amnistia, archiviazione, come sono finiti i processi

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La lunga storia giudiziaria di Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi è morto all’età di 86 anni a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, già precarie da tempo. Nei giorni scorsi l’ex Premier era stato nuovamente ricoverato al San Raffaele di Milano a distanza di poco più di un mese da un precedente ricovero, in terapia intensiva, per problemi respiratori e cardiovascolari che si sono uniti alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva già da tempo.

Berlusconi si è sempre definito “l’uomo più perseguitato d’Italia” e, come tale, ha speso una vera fortuna in avvocati e consulenti, considerando anche il fatto che ne ha cambiati diversi nel corso della sua storia giudiziaria.

A febbraio 2023 Silvio Berlusconi è stato assolto nel processo chiamato “Ruby ter” con la più ampia formula possibile: “Il fatto non sussiste”.  Le accuse erano di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.

Supera di gran lunga quota 30 il numero dei processi in cui Silvio Berlusconi è stato imputato. Processi, sparsi in tutta Italia, nei quali gli sono stati contestati reati che vanno dalla corruzione al concorso in strage, dal falso in bilancio alla concussione, fino al vilipendio all’ordine giudiziario e alla prostituzione minorile e che, eccetto uno in cui è stato condannato, si sono chiusi o con il non doversi procedere per prescrizione o con l’assoluzione. Oppure con un’archiviazione o il proscioglimento in fase di indagine o udienza preliminare.

Lui stesso nel 2019 aveva detto che in 25 anni aveva dovuto sostenere 88 processi. Ma, forse, questo risultato è stato ottenuto sommando i singoli gradi di giudizio. Un metodo che, in ogni caso, viene considerato scorretto perché il processo termina con l’irrevocabilità della sentenza, che sia di condanna o di assoluzione.

L’elenco dei processi di Berlusconi

L’unico processo che si è chiuso con una condanna definitiva passata in giudicato è il processo Mediaset per frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita. Il primo agosto 2013 la Corte di Cassazione ha confermato la decisione di condanna della corte di appello a quattro anni di detenzione (di cui tre beneficiati dall’indulto). Pur avendo scontato la condanna ai servizi sociali alla clinica Sacra Famiglia di Cesano Boscone dal 9 maggio 2014 al 6 marzo 2015, Berlusconi risulta pregiudicato per la fedina penale, e per la Legge Severino incandidabile, interdetto, ma con diritto di voto. Nel 2018 è stato riabilitato dal punto di vista penale, quindi risulta candidabile.

Le condanne di Silvio Berlusconi

In precedenza, come detto, solo un procedimento penale a suo carico si era concluso con una sentenza di condanna definitiva per via di assoluzioni, prescrizione, amnistie e depenalizzazioni dei reati contestati a Berlusconi: per 8 procedimenti è intervenuta la prescrizione. Mentre l’amnistia ha bloccato 2 processi a Berlusconi. Le sentenze di assoluzione sono state 10, così come i procedimenti archiviati.

I processi mai chiusi

A maggio 2021 la seconda sezione penale del tribunale di Roma ha stralciato la posizione dell’ex Cavaliere da quella del cantante Mariano Apicella che, secondo l’accusa, sarebbe stato pagato per depositare una falsa testimonianza. La dazione di denaro sarebbe stata di 157mila euro.

C’è un secondo filone del processo Ruby ter ed è quello che è incardinato a Milano. In questo caso i pm accusavano Berlusconi di aver pagato 10 milioni di euro alle cosiddette “olgettine” anche in questo caso per indurle a dare falsa testimonianza.

Un altro processo rimasto appeso è a Bari dove Berlusconi era imputato sempre per lo stesso motivo: aver pagato per indurre a mentire. In questo caso il corrotto sarebbe l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini.

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