Ius Scholae, Renata Polverini (FI) perentoria: “Voterò sì, è la mia battaglia. Da Meloni mi aspetto un colpo di scena”
“Dobbiamo a circa un milione di bambini figli di immigrati, ma italiani di fatto, il riconoscimento di un diritto”, a parlare è Renata Polverini, deputata di Forza Italia, ex sindacalista dell’Ugl che prende posizione sullo ius Soli smarcandosi dal centrodestra. Ritiene “anacronistica” la posizione delle destre sui nuovi italiani, e “indispensabile” prendere atto di come è cambiata la società. Tuttavia rivolge un appello al centrosinistra: “Se accoglie la modifica chiesta da Forza Italia di concedere la cittadinanza dopo un ciclo di otto anni di scuola, e non di cinque, allarga il consenso e blinda la legge”.
“La società è cambiata. Abbiamo tanti ragazzi di seconda generazione nati in Italia, o che si sentono profondamente italiani. Che non conoscono neppure il Paese dei loro genitori. Dare loro la cittadinanza italiana dovrebbe essere scontato, se fossimo un Paese che segue le dinamiche della società. Questi ragazzi frequentano le nostre scuole insieme ai nostri figli, conoscono non solo l’italiano, ma anche i dialetti”, dice la deputata a Repubblica.
La proposta della Polverini per blindare la legge è allungare il ciclo di studi per cui concedere la cittadinanza. “”Il punto in discussione è uno solo: riconoscimento della cittadinanza ai minori figli di stranieri che abbiano completato un ciclo di istruzione di 8 anni, dalla prima elementare alla terza media. Se il centrosinistra accogliesse l’emendamento, Forza Italia voterebbe a favore. L’attuale testo prevede invece 5 anni di scuola, ovvero solo le elementari”. “Da Meloni mi aspetto infatti un colpo di scena, se ci fosse uno “ius scholae” legato agli otto anni di frequenza scolastica”.