Milano, De Cesaris (Italia Viva) a TPI: “Nessuna alleanza con Forza Italia, ma puntiamo al voto moderato”
L'ex vicesindaco sgombra il campo dall'ipotesi di un accordo neocentrista con i forzisti, sul modello di quanto sta accadendo in alcuni comuni al voto: "A Milano non ha senso parlare di candidati, fino a quando Beppe Sala non avrà deciso"
Le convergenze che Forza Italia e Italia Viva hanno trovato su alcuni candidati comuni alle imminenti amministrative sono un fatto episodico o “un laboratorio di nuove prospettive, alleanze e strategie”, come scrive anche Il Giornale, notoriamente vicino alle posizioni forziste? C’è una evidente valenza anche simbolica nei due casi assurti all’onore delle cronache: Pomigliano D’Arco, in provincia di Napoli, è il paese di Luigi Di Maio, il quale sarebbe quindi doppiamente toccato da un’eventuale affermazione di Gianluca Del Mastro. L’altro è Corsico, in provincia di Milano, dove il PD è determinato a riconquistare una sua storica roccaforte, sfuggita per la prima volta nel dopoguerra con le elezioni del 2015. Anche qui, Forza Italia e Italia Viva corrono insieme contro il candidato Dem.
Ed è proprio da qui che iniziamo a discutere con Ada Lucia De Cesaris, già vicesindaco di Milano, in quanto il supporto di Italia Viva al forzista Roberto Mei ha spinto a ipotizzare la nascita di un’alleanza che potrebbe preludere a un candidato comune anche nel capoluogo, al voto nella prossima primavera. Su questo, però, l’avvocata amministrativista specializzata su temi urbanistici è piuttosto categorica: “Oggi non ha nessun senso parlare di candidati, perché bisogna aspettare le decisioni di Sala”. Punto di riferimento dei renziani milanesi, De Cesaris non è preoccupata da un’attesa che, dal dopo ferie, si è spostata al 21 settembre: “Aspettare non è un problema. Intanto Beppe capisce benissimo che le regionali sono uno snodo importantissimo anche a livello nazionale e poi non dimentichiamoci che ha da poco perso la mamma, alla quale era molto legato, e ovviamente ha avuto la testa altrove. La sua ricandidatura sarebbe la strada maestra”.
E se così non fosse?
Prima di ragionare sulle persone, bisogna intendersi bene sul progetto, che secondo me dovrebbe essere civico, legato alle cose positive fin qui realizzate e alle novità da implementare nella Milano del post-Covid. Una volta chiarito bene tale progetto, si potrà ragionare sulla figura idonea per incarnarlo.
A questo proposito, è realistica l’ipotesi di un’alleanza tra Italia Viva e Forza Italia anche per le comunali di Milano?
Mah, capisco che voi giornalisti siate molto solleticati dalla convergenza sullo stesso candidato a Corsico, ma in realtà si tratta di un episodio molto più occasionale di quanto si pensi. Se si parla di Forza Italia come corpo istituzionale, direi proprio di no, in quanto ultimamente mi sembra molto appiattita sulle posizioni della Lega, che non possono essere le nostre. Se invece parliamo di un elettorato moderato smarrito e che cerca rappresentanza, allora credo che si possa dargli un riferimento politico. In fondo, già Giuliano Pisapia conquistò Palazzo Marino parlando a un orizzonte molto ampio, nel quale ha contato anche il voto moderato. Dobbiamo veramente anteporre ai discorsi sui nomi un ragionamento sui temi, ovvero un progetto per Milano che a mio avviso deve partire da un rafforzamento del ruolo della sanità pubblica e dalla costruzione di un ponte con il terzo settore. Dobbiamo parlare della Milano del post-Covid, tutto il resto non ha senso.
E la sua candidatura ad eventuali primarie sarebbe davvero da escludere?
In politica le cose non si costruiscono mai da soli e non si guarda mai indietro, ma sempre avanti. Comunque, come ripeto, adesso non ha senso parlare di candidati, ma dobbiamo aspettare le decisioni di Beppe Sala, perché tutti abbiamo chiaro che sarebbe meglio andare avanti con lui.
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