“Chiediamo le dimissioni del dittatore Lukashenko”: anche l’Italia si mobilita per la Bielorussia
“Svetlana Tikhanovskaya è la vera presidente della Repubblica di Bielorussia”. Lo sostengono a gran voce le deputate Laura Boldrini e Lia Quartapelle, che martedì primo settembre hanno incontrato a Vilnius la leader dell’opposizione democratica bielorussa, (in questo articolo l’intervista esclusiva del direttore di TPI Giulio Gambino) e che oggi, mercoledì 9 settembre, hanno promosso un confronto pubblico per illustrare i risultati della visita nella capitale lituana e per discutere le iniziative da intraprendere affinché anche a Minsk si affermino la democrazia e lo stato di diritto.
All’incontro – che si è svolto nella sala convegni della sede nazionale del Partito democratico, in via di Sant’Andrea delle Fratte – hanno preso parte Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, e Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, anche in rappresentanza della Federazione internazionale dei giornalisti.
I lavori – introdotti da Emanuele Fiano, responsabile del Pd per la politica estera, e da Cecilia D’Elia, portavoce della Conferenza nazionale delle donne democratiche – sono stati coordinati da Elisa Marincola, portavoce nazionale di Articolo 21.
“Non riteniamo valide le elezioni che si sono svolte in Bielorussia, non accettiamo l’atteggiamento punitivo delle proteste anche civili. Chiediamo sanzioni alla Bielorussia dalla Ue. Sono sempre più le donne a incarnare la domanda di democrazia e di libertà del Paese, ma siamo preoccupati per quello che sta succedendo in questi giorni”, spiega Emanuele Fiano.
Soltanto nella giornata di oggi, l’avvocato Maxime Znak, uno degli ultimi due componenti del Consiglio di coordinamento dell’opposizione ancora in patria e in libertà in Bielorussia, è stato prelevato da uomini mascherati. Lo riporta France24. L’oppositore era giunto al suo ufficio per partecipare a una conferenza in video, ma non è riuscito a farlo, potendo solo inviare una parola, +maschere+, ha riferito il servizio stampa dell’opposizione, che ha pubblicato anche una foto dell’avvocato portato via da uomini vestiti in borghese e mascherati.
“L’evolversi della situazione in Bielorussia è drammatica, la repressione è l’unico modo che ha il dittatore Lukashenko di mettere a tacere una rivolta di popolo che sta aumentando di giorno in giorno”, afferma Lia Quartapelle. “Abbiamo visto togliere gli accrediti alla stampa straniera e dare gli accrediti alla Russia tv. Abbiamo visto decidere chiaramente quale lato della storia raccontare e da chi. In queste ore stiamo assistendo a una violenza su tutti coloro che si oppongono al regime: dalle donne prelevate di fronte al mercato centrale di Minsk, all’unica leader rimasta in Bielorussia, Maria Kolesnikova, che è stata probabilmente arrestata”.
“Eppure Maria ha strappato il passaporto per non essere espulsa in Ucraina”, prosegue Quartapelle, “un gesto eclatante ma solo uno dei tantissimi gesti che i cittadini bielorussi compiono. Si sta cercando di decapitare l’opposizione. A me sorprende il coraggio di ciascuna cittadina. A Vilnius abbiamo incontrato la persona che ha effettivamente vinto le elezioni, Svetlana Tikhanovskaya, lo abbiamo fatto nella sede dell’ambasciata italiana e abbiamo incontrato una donna molto comune. Una donna che non aveva mai pensato di fare politica. Una donna forzata a vivere fuori dal proprio Paese”.
“Nell’ultimo anno abbiamo assistito a un protagonismo di uomini e donne che si sono esposti per portare avanti battaglie comuni. Specie contro la repressione. Questo anno di attivismo interrotto dalla pandemia è ripreso un po’ alla volta. Così come accaduto in Bielorussia, un attivismo fatto soprattutto dalle generazioni nuove”, afferma Riccardo Noury. Di seguito l’intervista integrale rilasciata a TPI:
“La figura di Svetlana Tikhanovskaya è quella di una donna che ha dalla sua il popolo bielorusso. Non pretende di essere ciò che non è. Sente in pieno la responsabilità di cosa rappresenta. E rappresenta anche i valori della comunità internazionale allargata, potrei dire anche la carta dei diritti dell’unione Europea. Svetlana Tikhanovskaya è la presidente della Repubblica di Bielorussia. L’attuale vicepresidente della camera bielorussa ha raccontato che quando in aula viene nominato Lukashenko si parla dell'”ex presidente”. Un dittatore che da 26 anni tiene il suo popolo sotto scacco”, afferma Laura Boldrini.
“I brogli elettorali, la repressione delle manifestazioni pacifiche, i giornalisti imprigionati, gli oppositori spariti nel nulla. Mancano centinaia di persone all’appello. Dove sono? La premio nobel Svetlana Aleksievič ha fatto sapere che hanno provato a entrare in casa sua questa mattina. E’ l’unica a essere ancora libera in patria”, prosegue Boldrini.
Secondo la deputata occorre dar vita a una “mobilitazione anche in Italia. Il 20 settembre sarà la giornata mondiale di solidarietà con il popolo bielorusso. Chiediamo immediata liberazione di tutti i prigioni politici, il ritorno a casa degli scomparsi e di chi è in esilio forzato. Chiediamo che venga mandato via il dittatore Lukashenko. Che ci sia un governo di transizione. Nuove elezioni”.
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