Insulti a Mattarella, l’anziana hater indagata: “Contagiata dal clima, voglio chiedergli scusa, mi butto in ginocchio”
Insulti a Mattarella, l’anziana hater indagata: “Contagiata dal clima, voglio chiedergli scusa, mi butto in ginocchio”
Elvira Zanrosso, 68 anni, è una delle 9 persone indagate per le offese sui social al presidente della Repubblica, nei giorni – a maggio 2018 – in cui il Movimento Cinque Stelle ne chiedeva l’impeachment. La donna, mamma e nonna, è stata interrogata dalla procura di Palermo, ed è scoppiata in lacrime: “La supplico, deve aiutarmi a chiedere scusa al presidente Mattarella. Ditemi come devo fare, mi butto in ginocchio”, ha detto la donna nella stanza del magistrato Gery Ferrara.
“Non dormo più la notte da quando mi sono resa conto di cosa ho fatto, non dovevo insultare in quel modo su Facebook il capo dello Stato. Era un periodo molto caldo, in cui gli animi erano surriscaldati da alcuni parlamentari dei Cinque Stelle di cui ero simpatizzante. Mi sono lasciata contagiare stupidamente da questi fatti. Io che sono madre, nonna, amante della pittura e degli animali”, ha proseguito la donna.
I fatti risalgono al mese di maggio 2018, quando il presidente Mattarella, in piene consultazioni per la formazione del governo, aveva respinto la nomina di Paolo Savona a ministro dell’Economia. Il Movimento Cinque Stelle si era rivoltato, gridando all’impeachment e fomentando una campagna d’odio nelle piazze e su tutti i social network.
In quei giorni la signora Zanrosso scriveva sul suo profilo Facebook pesanti insulti a Mattarella: “Ti hanno ammazzato il fratello, cazzo… non ti basta?”. Quella frase le valse, insieme ad altre persone, l’iscrizione al registro degli indagati per attentato alla libertà, offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere.
“C’era Grillo che gridava da una parte, Di Battista dall’altra. Dicevano: “Prepariamoci a scendere in piazza. Buttiamo giù tutto il governo”. Era davvero un tam tam tremendo. Uno tante volte non legge neanche i commenti sopra, vede il post pubblicato e si lancia con il commento”, ha detto la donna.
Zanrosso ha poi raccontato di essere a sua volta stata presa di mira per i suoi insulti a Mattarella. “Mi hanno uccisa. Alla mia età ho capito veramente che cos’è la gogna mediatica”.
“Ho quasi 70 anni, faccio parte di quella generazione che non è certo composta da geni della tastiera, ho la terza media, sono istintiva. È stata la mia inesperienza, eravamo tutti su di giri in quel momento”, ha detto la donna, che fino a quel momento, nella sua vota aveva solo preso 3 multe.
“Io li ho vissuti gli anni Ottanta, so chi era Piersanti Mattarella, il fratello del capo dello Stato”, ha proseguito la donna.
L’inchiesta è chiusa e i nove indagati andranno presto a processo, dove rischiano fino a 15 anni di carcere. Tra tutti gli indagati, compresi altri 30 finiti nel mirino della Digos, solo la signora Zanrosso ha confessato e chiesto scusa al presidente della Repubblica.