Ingroia fermato a Parigi: “Non ero ubriaco, ho litigato sull’aereo”
“Siamo qui per smentire le false notizie che sono state date sul mio conto. Uno dei problemi maggiori del nostro paese è quello della disinformazione”.
Inizia così il videomessaggio pubblicato su Facebook da Antonio Ingroia, l’ex pm di Palermo, fermato venerdì all’aeroporto di Parigi mentre stava per imbarcarsi su un volo della Air France.
Le autorità portuali gli avrebbero impedito di salire sull’aereo perché “in stato di ebbrezza”.
Una versione che l’ex magistrato ha però smentito via social: “Io mi sono sempre battuto contro le false notizie e per la libertà di Julian Assange. È ancora arrestato, è accusato in nome di una pretesa sicurezza dell’informazione, mentre lui ha smascherato le menzogne del sistema”.
“Nel mio piccolo anch’io sono stato vittima dell’uso pretestuoso della sicurezza per false informazioni e false notizie”, ha continuato Ingroia, riferendosi ovviamente all’incidente che lo ha visto protagonista a Parigi.
“Quello che è successo è stato un banale litigio su un aereo. Il comandante dell’equipaggio di Air France ha detto che costituivo un pericolo per la sicurezza proprio come per Assange, così sono stato cacciato via”.
“Si è detto che io sarei stato ubriaco: tutto falso, tutto quello che è uscito sui giornali è falso. A partire dal fatto che sono stato rispedito in Italia, come vedete non è vero. Sono in America Latina per lavoro. E addirittura hanno detto che ero così ubriaco che ero svenuto. Lo possono testimoniare pure i funzionari dell’ambasciata”.
“Queste false notizie hanno campeggiato su molte prime pagine di giornali, che saranno querelati. Ma per ora pensiamo alla Pasqua”, ha concluso l’ex pm.
A chiusura del video un commento della moglie, che compare nel video al fianco del marito: “Cosa diranno adesso i giornali che hanno detto falsità? Non mi rivolgo a loro ma alle persone di buon cuore, ho fede nella verità e nella giustizia divina”.
“Si può avere giustizia anche dalla giustizia terrena”: è l’ultima battuta di Ingroia.