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Incontro Pompeo Di Maio a Villa Madama: la conferenza stampa

Immagine di copertina

Al centro del tavolo la questione dei dazi sui prodotti italiani, ma anche la crisi libica

Incontro Pompeo Di Maio a Villa Madama: la conferenza stampa

A Villa Madama si tiene oggi, mercoledì 2 ottobre, l’incontro tra il segretario di Stato Usa Mike Pompeo e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L’appuntamento arriva all’indomani dell’incontro tra Pompeo e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Sempre nella giornata di ieri, Pompeo ha incontrato anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Dopo l’incontro con Di Maio, a mezzogiorno, Pompeo terrà insieme al ministro degli Esteri una conferenza stampa congiunta, seguita da una colazione di lavoro.

Al centro dell’incontro c’è la questione dei dazi sui prodotti d’esportazione italiani. Di Maio, che come titolare della Farnesina ha la competenza del Commercio con l’Estero, cercherà di arginare i possibili effetti negativi per il nostro paese nella controversia insorta tra Stati Uniti e Ue sugli aiuti all’Airbus davanti all’Organizzazione mondiale del commercio.

Un altro tema che Di Maio affronterà con Pompeo riguarda la crisi libica, con la necessità che gli Stati Uniti sostengano gli sforzi di Italia Francia e Germania per un cessate il fuoco duraturo, in vista della conferenza di Berlino con tutti gli attori della crisi libica.

Invasione de Le Iene durante il vertice Conte-Pompeo | VIDEO

Dai dazi alla Libia: ecco di cosa hanno parlato Di Maio e Pompeo

“Il tema dei dazi ci preoccupa, è molto preoccupante, abbiamo imprese che vivono di export. Le nostre aziende devono potere avere certezze e tra queste c’è il rapporto commerciale con gli Usa”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in conferenza stampa dopo il colloquio con il segretario di stato Usa Mike Pompeo.

il segretario di Stato Mike Pompeo ha ribattuto: “L’Italia è un Paese sovrano ma ribadisco anche in Italia che la Cina ha un approccio predatorio negli scambi commerciali, negli investimenti e altro e quindi rappresenta una minaccia comune per i nostri Paesi”.

Secondo Di Maio, “in Libia “il ruolo degli Stati Uniti per stimolare tutti i protagonisti ad andare verso un cessate il fuoco sarà importante”. “Siamo al lavoro con i nostri partner italiani per convincere che il processo politico deve andare avanti e sono convinto che si possa raggiungere l’obiettivo”, ha aggiunto Pompeo.

Ultimamente c’è una collaborazione stretta tra Stati Uniti e Italia, come ha sottolineato Pompeo: “Siamo molto grati all’Italia per la sua leadership efficace in Libia e Africa del Nord”, dobbiamo essere “uniti contro l’aggressione dell’Iran e voglio ringraziare Roma per le sanzioni contro la Russia finché la situazione non cambia”.

L’agenda di Pompeo a Roma

L’agenda di Pompeo a Roma è fitta di impegni anche oggi. Stamattina alle 9 l’incontro di Pompeo con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin e il ministro degli Esteri della Santa Sede, l’arcivescovo Paul Gallagher. Alle 10 invece Pompeo apre il simposio organizzato dalla Santa Sede, con un discorso intitolato “Dignità umana e fede nelle società libere”. Alle 11 il capo della diplomazia statunitense visita la Cappella Sistina.

Nel pomeriggio, alle 14.45, è prevista la visita di Pompeo al Colosseo e a seguire a Villa Borghese. Infine, alle 17.30, Pompeo incontrerà il personale della missione statunitense in Italia.

Qui gli altri appuntamenti di Pompeo durante la sua visita in Italia, inclusa l’udienza privata con Papa Francesco e il viaggio in Abruzzo, terra d’origine dei suoi bisnonni paterni.

Chi è Mike Pompeo

Definito dal New York Times, il “soldato più fedele” del presidente americano, Mike Pompeo, 54 anni, è segretario di Stato Usa e, quindi, capo della diplomazia americana.

Ex avvocato, è nato in California, ma è molto legato alle sue radici italiane. Ha frequentato l’Accademia Militare degli Stati Uniti a West Point prima di laurearsi in giurisprudenza ad Harvard.

Pompeo è stato eletto per tre mandati deputato repubblicano in Kansas, è considerato vicino alla destra del Tea Party, l’ala più conservatrice del Partito repubblicano ed è diventato noto per le sue posizioni da falco sulla sicurezza nazionale.

Dopo la vittoria alle elezioni presidenziali, Trump lo ha nominato direttore della Central Intelligence Agency (Cia). A marzo del 2018, Pompeo arriva invece al Dipartimento di Stato Usa, prendendo il posto di Rex Tillerson, licenziato da Trump.

Qui il profilo completo del segretario di Stato americano.

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