Governo, Italia Viva consegna a Conte il documento con le sue richieste. Le ministre: “Domani saremo in Cdm”
Italia viva ha consegnato al premier Conte il documento con le proprie richieste. Domani le ministre di Italia Viva, Bellanova e Bonetti, parteciperanno al Consiglio dei Ministri
Verifica di governo a Palazzo Chigi: incontro tra Conte e delegazione Italia Viva
Oggi, giovedì 17 dicembre, si è svolto a Palazzo Chigi il tanto atteso incontro tra il premier Giuseppe Conte e la delegazione di Italia Viva, volto a una verifica di governo dopo lo strappo dell’ex segretario del Pd Matteo Renzi sul Recovery Plan. L’incontro fra il premier Conte e la delegazione di Italia Viva è terminato dopo circa 30 minuti.
Italia Viva ha consegnato al premier Conte il documento con le proprie richieste. Conte – riferisce la ministra per le Politiche agricole Bellanova – ha giudicato il documento “importante” e ci saranno ulteriori incontri. Domani le ministre di Italia Viva, Bellanova e Bonetti, parteciperanno al Consiglio dei Ministri. Italia Viva ha dichiarato inoltre che sostiene le leggi volute dal governo e attualmente in esame in parlamento. “Stiamo lavorando in Parlamento per dare il nostro contributo a migliorare i provvedimenti. Alla Camera la legge di bilancio, al senato il dl migranti. Continueremo a partecipare al Cdm, così come in Parlamento stiamo sostenendo i provvedimenti”, ha detto la ministra Bellanova.
La ministra ha spiegato: “Abbiamo ribadito al Presidente del Consiglio che i problemi a cui bisogna dare risposta non sono gli incarichi né nuove formule di Governo. Le questioni sono quelle del documento: quale idea di Paese, come affrontare la gravissima crisi che abbiamo di fronte a noi. Nei primi 9 mesi del 2020 ci sono state minori assunzioni per il 34 per cento, che vanno ad aggiungersi ai troppi ragazzi e ragazze disoccupati. A marzo finisce il blocco dei licenziamenti, questo Paese rischia di avere una questione economico-sociale e problemi di ordine pubblico. Dobbiamo definire le scelte di coraggio che bisogna fare. Questo è il punto”. Bellanova conclude: “Il Presidente Conte ha detto che il nostro documento è costruttivo, importante. Lo approfondisce e avremo ulteriori passaggi”.
Il faccia a faccia, iniziato intorno alle 19, ha visto protagonisti oltre al presidente del Consiglio, le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone e il presidente del partito, Ettore Rosato.
Quello tra Conte e Renzi era ovviamente l’incontro più atteso tra quelli avuti dal premier con gli esponenti delle forze che sostengono la sua maggioranza dopo la minaccia di Renzi di far cadere il governo qualora il premier non avesse accolto le richieste di Italia Viva.
Conte ha dato il via alla verifica di maggioranza lo scorso 14 dicembre incontrando prima la delegazione del M5S composta da Crimi, Bonafede, Di Maio, Patuanelli e i capigruppo Crippa e Licheri, e poi il Pd rappresentato Zingaretti, Orlando, Franceschini, Delrio, Marcucci e D’Elia. Sia il Movimento che i dem si sono detti contrari a un rimpasto.
Il giorno seguente, il 15 dicembre, doveva inizialmente svolgersi l’incontro tra Conte e Renzi, slittato perché Teresa Bellanova era impegnata a Bruxelles. Il faccia a faccia, previsto per la mattinata del 17 dicembre, ha subito un altro rinvio dopo che il premier è partito alla volta della Libia per la liberazione dei pescatori italiani sequestrati da diversi mesi.
Verifica di governo: la lettera di Renzi a Conte
L’incontro tra Conte e Renzi è stato anticipato da una lettera che il leader di Italia Viva ha pubblicato sul suo profilo Facebook. Nella missiva Renzi fa presente al primo ministro le richieste del suo partito sull’utilizzo del Recovery Fund, sulla ripresa economica, condizioni per non staccare la spina.
Nella lettera Renzi ribadisce di non chiedere poltrone “Teresa, Elena, Ivan – che hanno lavorato bene su agricoltura, famiglie e politiche di genere, export – sono pronti a dimettersi domani, se serve. Noi infatti non concepiamo la politica come occupazione di posti” e afferma: “Non tiriamo a campare, vogliamo cambiare. Non ci basta uno strapuntino, vogliamo la politica”.
Sui come utilizzare i soldi del Recovery Fund, Renzi ribadisce che “non si organizzano task force cui dare poteri sostitutivi rispetto al Governo” e che “non si scambia una sessione del Parlamento con una diretta Facebook. Non si chiede al Consiglio dei Ministri di approvare un documento condiviso all’ultimo momento”.
Nella lettera, Renzi inoltre chiede che vengano utilizzati i fondi del Mes, “Questo rifiuto ideologico del MES mi appare ogni giorno più incomprensibile”, mentre sulla questione dell’Intelligence l’ex premier afferma: “L’insistenza con cui non ti apri a un confronto di maggioranza sul ruolo dell’Autorità Delegata è inspiegabile. L’intelligence appartiene a tutti, non è la struttura privata di qualcuno: per questo Ti chiediamo di indicare un nome autorevole per gestire questo settore”.
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