Scontro Italia-Russia, Di Maio: “Sul gas ci ricattano”. Mosca: “Non ha capito, come al solito”
Guerra in Ucraina, scontro Di Maio-Zakharova sul gas russo
Botta e risposta tra il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio e la portavoce dell’omologo russo Maria Zakharova sul gas e i possibili risvolti causati dalla guerra in Ucraina (qui gli ultimi aggiornamenti).
Commentando la visita del premier Draghi al presidente algerino Tebboune, con il quale siglerà un accordo che porterà all’aumento di almeno 9 miliardi di metri cubi l’attuale capacità del gasdotto Transmed, facendo così passare la capacità massima del gasdotto da 21 a 30 i miliardi di metri cubi, Luigi Di Maio ha dichiarato che il viaggio del presidente del Consiglio “permetterà all’Italia di fronteggiare gli eventuali ricatti russi” sul gas.
A stretto giro è arrivata la replica di Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo, la quale ha scritto sul canale Telegram: “Il ministro degli Esteri italiano ha fatto confusione, come sempre. Non è la Russia che ricatta l’Unione Europea con le forniture di gas, che nonostante tutto, stanno andando a gonfie vele. È l’Unione Europea che ricatta la Russia con sanzioni, minacce di nuove restrizioni e fornendo armi di ogni tipo all’Ucraina”.
Successivamente è arrivata la controreplica del ministro italiano che, attraverso le parole del suo portavoce Giuseppe Marici ha affermato: “Ricatti? Direi che il vero e unico ricatto è chiedere il pagamento in rubli di contratti di gas già in corso, e quella russa è chiaramente una richiesta inaccettabile. L’Italia, per evitare di affrontare eventuali crisi derivanti da queste condizioni irricevibili, sta agendo per diversificare le fonti di approvvigionamento. Come Unione Europea, giustamente, stiamo potenziando un piano di sicurezza energetica a tutela dei nostri cittadini”.