Guerra in Ucraina, Di Maio: “I nostri soldati non devono andare in guerra”
“Noi non vogliamo andare in guerra, i nostri soldati non devono andare in guerra ed è il motivo per cui noi ci opponiamo alla cosiddetta no fly zone“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo nel corso del programma Dritto e rovescio su Rete4 in merito alla circolare che invita l’esercito italiano a evitare i congedi e indirizzare l’addestramento al “warfighting”. “Questa guerra l’ha voluta Putin, non noi e quindi l’unico che la può fermare è Putin” ha aggiunto.
“Nell’ultima settimana e mezza abbiamo aiutato oltre 150 italiani a lasciare l’Ucraina, alcuni dalle città bombardate dai russi” ha precisato il titolare della Farnesina sui 2mila concittadini che si trovavano nel Paese invaso dall’esercito russo quando la guerra è iniziata. Ora quelli rimasti nel Paese sono poco più di 300, assicura il Ministro.
Per Di Maio la guerra che si combatte parallelamente è dei mercati. Sui rincari e gli effetti delle sanzioni occidentali alla Russia, il ministro ha sottolineato che gli aumenti sono il risultato di “una speculazione che dobbiamo fermare” e che domani in Consiglio dei ministri ci saranno interventi per “abbassare i costi per le famiglie italiane”. “Sui mercati, sui prezzi e sui costi delle famiglie questa è una guerra mondiale” , ha osserrvato.
“In questo momento il costo della guerra lo stanno pagando le famiglie e le aziende” motivo per cui è necessario che l’Europa “metta un tetto al prezzo del gas”. “Serve un intervento europeo” per fermare l’aumento dei prezzi legato alla guerra in Ucraina. Non tutti i Paesi europei stanno avendo lo stesso impatto da questa guerra” ha concluso il ministro.