Gualtieri: “Manovra non restrittiva, l’ho detto ai miei colleghi Ue”
Il neo-ministro dell'Economia parla al termine del suo primo Ecofin
Gualtieri: “Manovra non restrittiva, l’ho detto ai miei colleghi Ue”
Il neo-ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, avverte i colleghi europei: il Governo M5S-Pd sarà più europeista del precedente, ma non varerà una manovra finanziaria “restrittiva”. Si muoverà sempre all’interno delle regole Ue, ma facendo “pieno uso” della flessibilità.
Gualtieri lo spiega al termine del suo primo Ecofin, la riunione dei ministri dell’Economia dell’Unione europea, a Helsinki, in Finlandia. Ai miei colleghi “ho detto che una manovra restrittiva sarebbe controproducente”, racconta il ministro. “Stiamo lavorando per collocare la manovra nel quadro di una più generale e appropriata ‘fiscal stance’ dell’area euro”.
Il titolare del Tesoro italiano rassicura Bruxelles e gli altri Paesi membri: “È ovvio che questo Governo si batte all’interno delle regole”, garantisce. Ma queste regole, aggiunge, “comprendono anche il pieno uso della flessibilità come chiesto da alcuni gruppi politici e come detto dalla presidente Von der Leyen”.
Gentiloni, dice, “non sarà commissario alla flessibilità dell’Italia, ma al rilancio dell’Europa”. “Non chiediamo eccezioni per l’Italia ma vogliamo concorrere con la nostra autorevolezza al rilancio del progetto Ue”.
Secondo Gualtieri, “esistono limiti al quadro di regole attuali”: per esempio, l’Unione europea “non dispone di strumenti a livello centrale” come un bilancio della zona euro o lo schema di garanzia dei depositi bancari. Tuttavia, “negli ultimi anni le regole sono state usate meglio e hanno anche consentito un certo equilibrio tra flessibilità e riduzione del deficit”.
La revisione del Patto di Stabilità? “È un processo molto complesso, delicato e lungo”, risponde il neo-ministro dell’Economia italiano, che dice di condividere la “prudenza” espressa in merito dal suo omologo francese Bruno Le Maire.
Gualtieri ha spiegato che “ora spetterà alla Commissione presentare un rapporto” entro dicembre. “Ci sono varie forme, dal punto di vista tecnico, per migliorare le regole”, ma è “prematuro trarre qualsiasi conclusione”.
Quanto all’Italia, per il numero uno del Mef l’importante è che “il debito sia su un percorso discendente”. “E questo deve avvenire con una pluralità di elementi come il sostegno alla crescita, il rafforzamento della fiducia, la credibilità del Paese e quindi la riduzione della spesa per interessi”, sottolinea Gualtieri.