Sottosegretari M5S sotto esame: la prossima settimana la “graticola” di Di Maio
In programma un momento di confronto tra sottosegretari e parlamentari del Movimento Cinque Stelle
Graticola sottosegretari M5S
Lunedì e martedì, dopo i lavori d’Aula, il Movimento Cinque Stelle ha programmato un “momento di riflessione e confronto tra sottosegretari e membri delle commissioni permanenti di riferimento”.
Quella che viene chiamata la “graticola” dei parlamentari pentastellati sull’operato dei sottosegretari del M5s avverrà per Commissioni, riunendo insieme deputati e senatori del M5s.
Secondo l’agenzia Ansa, le valutazioni dovrebbero iniziare lunedì con l'”audizione” dei sottosegretari con delega ai rapporti con il Parlamento Simone Valente e Vincenzo Santangelo.
Tutti i sottosegretari 5s che siedono al governo sono stati formalmente chiamati dal capo politico del Movimento a riferire ai parlamentari pentastellati.
Graticola sottosegretari M5S | La lettera di Di Maio
Il leader M5S Luigi Di Maio ha avvertito i sottosegretari con una lettera in cui si ricorda loro che “a seguito dell’ultima assemblea congiunta dei gruppi parlamentari M5S, è emersa l’opportunità e l’esigenza da parte dei parlamentari di un momento di riflessione e confronto tra sottosegretari e membri delle commissioni permanenti di riferimento” che avverrà in settimana e durante il quale “ciascuno di voi si confronterà con le commissioni permanenti di riferimento che esprimeranno una valutazione sul vostro operato nel corso dell’ultimo anno”.
Il confronto “avrà la durata di 40 minuti e sarà così articolato: nei primi venti minuti il sottosegretario interessato svolgerà un intervento illustrativo dell’operato svolto durante il suo mandato, che sarà registrato per la creazione di un archivio”.
Si svolgerà poi “un dibattito di circa 20 minuti. Successivamente ogni parlamentare lascerà per ogni sottosegretario una valutazione anonima non vincolante, che poi verrà valutata con il massimo della riservatezza dai direttivi dei gruppi e da me come capo politico”.
La lettera è indirizzata anche ai ministri M5S, i quali non saranno però ascoltati visto che le occasioni di confronto con i parlamentari sono state molto più frequenti.