Gozi-Francia, l’attacco di Giorgia Meloni: “Traditore e venduto”
"Via la cittadinanza italiana"
Gozi-Francia, l’attacco di Giorgia Meloni
Gozi accetta l’incarico in Francia e anche Giorgia Meloni ha chiesto la revoca della sua cittadinanza italiana. “Sandro Gozi ha tradito l’Italia, è un venduto”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia.
Dopo la proposta della revoca di cittadinanza da parte del vice premier Luigi Di Maio, anche la Meloni attacca l’ex sottosegretario che ha ottenuto un incarico nel Gabinetto del premier francese Edouard Philippe in qualità di responsabile per gli Affari europei: “Ha avuto un incarico molto delicato nei governi Renzi e Gentiloni – dice Meloni motivando la sua accusa -,conosce informazioni sensibili per gli interessi italiani”.
Le accuse
“E poi – aggiunge – prima della revoca della cittadinanza, ho chiesto un’altra cosa: a norma di legge, se una persona assume un incarico presso un governo straniero il governo può intimare di rinunciare. Ho chiesto che il governo gli intimi di rinunciare”.
“Vediamo cosa dirà Conte – rilancia Meloni – altri autorevoli esponenti del governo come Di Maio sono intervenuti. Confido che convinceranno Conte. Mi chiedo perché Macron prenda un signore che era sottosegretario al governo italiano con delega agli Affari Ue e prima lo candidi al Parlamento Ue nelle loro liste, e poi, essendo primo dei non eletti, gli trova comunque qualcosa da fare. Quali sono i meriti di Gozi dal punto di vista francese? Sembra come se ci fosse un debito da saldare”.
La lettera di Meloni al premier Conte
La presidente di Fratelli d’Italia con i deputati Andrea Delmastro delle Vedove, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Le norme sulla cittadinanza italiana precisano che, motivo di perdita della nostra cittadinanza possa essere il conseguimento di cariche pubbliche da parte di uno Stato estero. Ci appelliamo a Lei, presidente Conte, per impedire a chi abbia avuto la possibilità di accedere a dossier rilevanti per l’interesse nazionale di cambiare casacca impunemente e militare per altre nazioni. Le chiediamo, quindi, di avvisare Sandro Gozi che non sarà tollerata la sua scelta, rispetto alla quale non esiterà alla intimazione di legge e alla conseguenziale procedura di revoca della cittadinanza”.