Governo, le ultime notizie di oggi. Scontro Letta-Meloni. Il segretario del Pd attacca: “Inizio con logica incendiaria”. La replica: “Parole gravissime”
Governo, le ultime notizie di oggi, 15 ottobre 2022
GOVERNO NEWS – Dopo aver eletto le presidenze delle Camere (Ignazio La Russa al Senato; Lorenzo Fontana alla Camera), si stringe sulla squadra di governo. Tutto nel nome della “coesione” come richiesto dal futuro premier Giorgia Meloni. Nelle scorse ore lo strappo tra la leader di Fratelli d’Italia e il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. “Non sono ricattabile”, così la Meloni ha replicato agli appunti del Cavaliere in cui veniva definita “supponente e arrogante”. E ora si lavora per ricucire. Di seguito tutte le ultime notizie sul governo di oggi, 15 ottobre 2022.
Ore 18,55 – Letta: “Non è la maggioranza a dire all’opposizione cosa dire e come dirlo” – “Non è la maggioranza a dire all’opposizione cosa dire e come dirlo”. Lo scrive Enrico Letta su Twitter commentando il post di Giorgia Meloni in cui la presidente del consiglio il pectore chiede al leader dem di scusarsi per quanto detto sulle presidenze delle Camere.
Ore 17,50 – Meloni: “Gravissime le parole pronunciate da Letta a Berlino. Sono un danno per l’Italia” – “Sono gravissime le parole pronunciate dal segretario del Partito democratico Enrico Letta a margine del congresso dei Socialisti europei a Berlino. Affermare all’estero che l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento italiano sia motivata da una sedicente ‘logica perversa’ e ‘incendiaria’ e che la scelta dei parlamentari italiani confermi ‘le peggiori preoccupazioni in giro per l’Europà è scandaloso e rappresenta un danno per l’Italia, le sue più alte istituzioni e la sua credibilità internazionale. Letta si scusi immediatamente”. Così la leader di FdI Giorgia Meloni in una nota.
Ore 17,45 Il sindaco Gualtieri: “Le scritte contro La Russa sono da condannare. Roma è una città aperta” – “Le scritte in una sede romana di Fdi e lo striscione contro il neo presidente del Senato La Russa sono gesti che vanno condannati senza esitazione, Roma è città aperta che ha tra i suoi valori fondanti tolleranza e rispetto delle diversità”. Così in una nota il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Ore 17,30 – Calenda: “La storia di La Russa e Fontana non mi rappresenta” – “Non abbiamo votato La Russa. Fontana interveniva ai comizi di Alba Dorata, a me non è simpatico per niente, non voleva le sanzioni a Putin. Quindi massimo rispetto per le istituzioni, ma gli uomini che le incarnano non sono esenti dal giudizio e non mi sento rappresentato dalle storie di la Russa e di Fontana”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a HuffingtonPost day.
Ore 17,15 – La Russa: “Ringrazio le forze politiche per la solidarietà nei miei confronti” – “Ringrazio sinceramente le forze politiche per le espressioni di solidarietà che mi hanno fatto pervenire ma voglio rassicurare tutti che una scritta vergata da mani ignote non mi ha minimamente turbato. Nella mia vita ho memoria di scritte anche assai peggiori verso di me e la mia parte politica. Anche stavolta avrei preferito, fosse dipeso da me, ignorare chi lancia il sasso e nasconde la mano, chi pensa che la minaccia o l’insulto possa sostituire il confronto. O peggio chi vorrebbe rivangare anni di violenza e terrorismo condannati dalla storia”. Lo afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Ore 16,00 – Serracchiani: “Solidarietà del Pd a La Russa” – “Le minacce contro il senatore La Russa rappresentano un atto vile che va condannato fermamente. Dalle deputate e dai deputati democratici, solidarietà al presidente del Senato. I democratici sono stati e saranno sempre contro l’uso delle minacce e della violenza politica chiunque ne sia vittima”. Lo dice la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.
Ore 14,30 – Letta: “Inizio legislatura con logica incendiaria” – “L’inizio di questa legislatura è il peggiore che potesse esserci. La legislatura comincia con una logica incendiaria da parte di chi ha vinto le elezioni. Chi ha vinto, invece di riappacificare il paese, lo sta dividendo. Ma chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Invito a considerare che questo metodo è davvero sbagliato. Si rompe ogni possibilità anche di un rapporto fra maggioranza e opposizione, che è un rapporto nell’interesse del paese”. Lo ha detto il leader del Pd, Enrico Letta, a Berlino, a margine del congresso dei socialisti europei. “Sono scelte che fanno slittare ancora più a destra la maggioranza”. “La scelta che hanno fatto è quella peggiore per dare all’esterno messaggi rassicuranti. Danno un messaggio che conferma le peggiori preoccupazioni in giro per l’Europa. Io mi chiedo quale sia la logica perversa che c’è dietro queste nomine, che va contro l’interesse del paese”.
“Non mi sembra una maggioranza in grado di dare un governo solido al Paese. Sono solo in grado di dare al paese una guerra interna, un conflitto permanente”. Lo ha detto il leader del Pd, Enrico Letta, a Berlino, parlando a margine del congresso dei socialisti europei con la stampa italiana. “Questo è l’opposto di quello di cui ha bisogno il Paese in questo momento. Siamo vicini a una recessione, c’è una guerra fra Russia e Ucraina, una crisi energetica. Abbiamo bisogno di un governo che governi, non di un esecutivo che passi il tempo a litigare”, ha aggiunto.
Ore 13,50 – Bonomi: “Auspichiamo Governo inappuntabile nelle persone” – “Attendiamo con impazienza la formazione del Governo per confrontarci”, per presentare “la nostra visione”, dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, chiudendo il convegno di Capri dei Giovani Imprenditori. “Auspichiamo che si formi un Governo inappuntabile nelle persone che lo compongono e fermo nella coerenza delle scelte necessarie per il Paese”.
Ore 12,50 – Salvini: “Fra Giorgia e Silvio tornerà armonia” – “Sono sicuro che anche fra Giorgia e Silvio tornerà quell’armonia che sarà fondamentale per governare, bene e insieme, per i prossimi cinque anni”. Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini, parlando della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e di quello di Forza Italia Silvio Berlusconi.
Ore 12,40 – Camera, Renzi: “Franchi tiratori nel Pd” – “Se alla Camera Fontana ha preso 220 voti, ci sono 15 franchi tiratori, che sono nel Pd. Il Pd aveva 80 voti e ne ha presi 77, Richetti del Terzo Polo partiva da 19 e ne prende 22. Chi non ha retto l’accordo? Il Pd”. Lo ha affermato il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a proposito dell’elezione del neopresidente della Camera Lorenzo Fontana parlando coi giornalisti a Firenze.
Ore 12,30 – Orlando: “Coalizione di estrema destra che preoccupa” – “Nel monitor del centrodestra, anzi dopo l’elezione dei due presidenti di Camera e Senato, dell’estrema destra, non ci sono bollette, salari e precarietà del lavoro e questo non può che preoccupare”. È il commento sul nuovo Governo del ministro del Lavoro uscente, Andrea Orlando, a margine del Congresso Nazionale Uil a Bologna.
Ore 12,10 – Meloni: “Il nostro impegno sarà per unire la Nazione, non per dividerla” – “Accade che in una sede di Fratelli d’Italia compaia una scritta contro” Ignazio La Russa “firmata con la stella a 5 punte, chiaro riferimento ad anni drammatici che non vogliamo rivivere. Il nostro impegno sarà per unire la Nazione, non per dividerla come sta tentando di fare qualcuno. Spero che il senso di responsabilità della politica prevalga sull’odio ideologico, perché l’Italia e gli italiani devono tornare a correre, insieme”. Lo scrive su Facebook la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Ore 11,54 – Minacce a La Russa, Bignami (FdI): “Sinistra non resti in silenzio” – “Esprimo solidarietà al Presidente del Senato Ignazio La Russa, bersaglio di minacce firmate con la Stella a cinque punte delle Br sulla sede di Fratelli d’Italia nel quartiere romano della Garbatella frequentato da Giorgia Meloni. Si tratta di un episodio grave e inquietante, ancora una volta con la simbologia del terrorismo rosso, solo l’ultimo di una serie e che segue le lettere di minacce rivolte a Giorgia Meloni inviate al quotidiano L’Adige lo scorso settembre. Sono episodi che riportano alla memoria gli Anni di Piombo e un clima d’odio del quale l’Italia, tanto più in un momento difficile come questo, non ha davvero bisogno. Ci auguriamo che anche il Partito Democratico e la sinistra non rimangano in silenzio e condannino senza esitazioni quanto sta accadendo”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami.
Ore 11,30 – Quartapelle: “Zan è buon candidato per vicepresidenza Camera” – “Alessandro Zan come altri colleghi e colleghe ha le carte in regola per un ruolo delicato come il vicepresidente della Camera. Potrebbe essere uno dei candidati che il PD metterà in campo. Tra di noi va fatta una riflessione seria su come utilizzare quel ruolo per favorire dei buoni lavori parlamentari”. Così Lia Quartapelle, deputata del Pd, a ‘Sabato anch’iò di Rai Radio 1. “I ruoli istituzionali di presidenti del Senato e della Camera non sono ruoli di parte, ma di garanzia per il funzionamento del Parlamento. Starà a Lorenzo Fontana gestire l’aula in modo equilibrato equo e profiquo per le attività di tutti”.
Ore 11,00 – Renzi: “Governo a guida Meloni non lo voterò mai” – “Se ci sarà un governo Draghi noi voteremo a favore del governo Draghi, se ci sarà un governo Meloni non lo voterò mai. Noi facciamo l’opposizione. Con Meloni non governiamo e non votiamo la fiducia”. Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a Sky live in Firenze. “Non sarò mai dalla parte di Giorgia Meloni”. Poi su Berlusconi: “A me dispiace per Berlusconi, io non l’ho mai votato e lui non mi ha mai votato la fiducia. Mi dispiace che un uomo come Berlusconi, che ho sempre combattuto, debba tornare in Parlamento e sia costretto a fare questa figuracce, non credo non se lo meriti. Detto questo affari loro”.
Ore 10,20 – Verini (Pd): “Ripresento ddl Fiano contro ricostituzione partito fascista” – “Ho voluto depositare in Senato, tra i primi atti della nuova legislatura, il ddl contro la ricostituzione del partito fascista che ripropone il testo della proposta di legge che alla Camera era stata presentata, nella scorsa legislatura, da Emanuele Fiano e tanti altri deputati”. Lo annuncia, in una nota, il senatore del Pd Walter Verini. “Il ddl ( che aveva già avviato il suo iter interrotto dallo scioglimento anticipato delle Camere) modificando l’articolo 604-bis del codice penale, intende punire con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sull’esaltazione dei metodi eversivi dell’ordinamento democratico propri dell’ideologia fascista o nazifascista”, spiega Verini.
Ore 9,00 – Visco: Bankitalia “collaborativa al massimo” ma occhio ai conti – La Banca d’Italia sarà “collaborativa al massimo” con il nuovo governo. Lo ha detto a Washington il governatore Ignazio Visco, nel corso di un’intervista a Class Cnbc. Visco ha, però, aggiunto di aspettarsi rigore con i vincoli di bilancio. “Un conto – ha commentato – è la campagna elettorale, un altro è fare i conti con i vincoli di bilancio, che sicuramente ci sono”.
Ore 8,30 – Renzi: “La faida a destra finirà a tarallucci e vino” – “Berlusconi definisce Giorgia Meloni supponente, prepotente e arrogante. Se fosse coerente dovrebbe impedire la nascita del governo. Ma finirà a tarallucci e vino, vedrà. Troppo forte il richiamo del potere”. Lo dice in una intervista a La Stampa Matteo Renzi, leader di Italia Viva.
Ore 8,20 – Lupi: “Meloni e Berlusconi facciano pace sennò falliremo tutti” – Berlusconi e Meloni faranno pace? “Ma sì, pensiamo ai problemi drammatici che abbiamo davanti. Altrimenti non sarà il fallimento di Meloni, ma di tutto il centrodestra”. Lo dice in una intervista a Repubblica Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati e deputato. “Chiunque avrebbe risposto così. Va bene il rispetto, ma se viene fuori un giudizio di questo genere, ci si sente provocati. In politica però si superano queste cose – afferma -. Conosco le storie di entrambi, è sempre difficile riconoscere che una persona più giovane di te riesce a essere un punto di riferimento più autorevole. Anche a me sarebbe piaciuto prendere il 30%, ma non è andata così. Va accettato. Berlusconi è stato il fondatore del centrodestra. È evidente che, indipendentemente dai pesi politici, si aspetti non tanto un’accondiscendenza, ma un riconoscimento di questo molo di ‘padre nobile’. Quelle parole sono dettate dal fatto che dall’altra parte c’è una leader che appartiene sì al centrodestra ma poi è passata dall’l,9%al 26%. E che indubbiamente ha dimostrato leadership, in assoluta indipendenza da Berlusconi. Non sono parole giustificabili, ma si comprendono. Ha fatto bene però Giorgia a ribadire che la responsabilità di formare il governo è sua”.
Ore 8,15 – Rampelli (FdI): “Coesione centrodestra è scelta e necessità” – “L’unità del centrodestra è quello che ha sempre contato in questi decenni anche quando sono state fatte scelte diverse rispetto ai governi. Il 25 settembre gli italiani ci hanno dato un mandato e sono sicuro che nessuno vorrà tradirlo. Infine, l’elezione di Fontana lo dimostra, ma anche il voto di Berlusconi e della Casellati a La Russa, che il centrodestra è una scelta e una necessità”. Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia, intervistato dal Messaggero, stempera la tensione con Fi, anche dopo gli appunti di Berlusconi su Meloni. “Quando si mostrano appunti così visibilmente è facile pensare che siano fake – afferma -. Se questo fosse il pensiero autentico di Berlusconi rivendicherebbe quegli appunti e quei giudizi. Ma nel caso lo facesse sarebbe utile scrivere anche che Giorgia Meloni non è ricattabile e di questo andiamo tutti fieri. La presidente Meloni poi, proprio per la sua gavetta, ha ben chiaro il senso della rappresentanza e agirà con equilibrio nella composizione del governo”.