Governo, Renzi pronto a sfidare Conte in Aula: giorni decisivi per l’esecutivo
Governo, Renzi pronto a sfidare Conte in Parlamento: giorni decisivi per l’esecutivo
Sono giorni decisivi per il governo Conte: il leader di Italia Viva Matteo Renzi sembra infatti intenzionato ad andare fino in fondo nello scontro con il premier. Al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha detto andrà in Parlamento a verificare i numeri, Renzi risponde: “A mio giudizio ha sbagliato a chiudere così la verifica di governo. Ma se ha scelto di andare a contarsi in aula accettiamo la sfida“.
Il destino dell’attuale esecutivo “dipende da Conte prima e dal Parlamento poi, non da me. Noi abbiamo messo per iscritto in due documenti le cose che non ci convincono”, ha dichiarato il senatore di Rignano in un’intervista a Il Messaggero. “Se le nostre idee danno fastidio, andiamo all’opposizione“. Renzi afferma di non avere paura “della libertà delle persone. Se qualche parlamentare vorrà appoggiare il governo Conte perché convinto dalle parole del premier, bene. Mi fa sorridere che chi è entrato in Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno finisca col dipendere dalle mosse di Clemente Mastella”.
L’ex presidente del Consiglio pensa “che il premier sia sicuro dei suoi conti, altrimenti avrebbe scelto la strada del confronto politico prima di andare in aula”. Se invece andrà sotto, “abbiamo varie soluzioni diverse che potranno essere valutate dal Parlamento e dal Capo dello Stato. Anticipare adesso la posizione di Italia Viva sarebbe mancare di rispetto al Quirinale. La Costituzione dice che la legislatura va avanti finché ci sono i numeri in Parlamento, non finché lo dice Conte”.
A prendere posizione contro l’eventualità di una crisi di governo è il presidente della Camera Roberto Fico, che definisce questa possibilità “incomprensibile e disastrosa” e chiede uno sforzo a tutta la maggioranza. “L’appello alla responsabilità e allo spirito costruttivo del presidente Mattarella è stato molto significativo”, sottolinea la terza carica dello Stato in un’intervista su La Stampa. “Siamo in un momento storico delicatissimo, cruciale, verso il quale è impensabile approcciarsi coltivando meri interessi di parte. Sarebbe imperdonabile. Per questo credo che alla fine prevarranno ascolto e responsabilità”.
Caccia ai responsabili al Senato. Toti e Cesa smentiscono sostegno a Conte
Come riporta l’Ansa, da giorni si rincorrono ormai le voci su una possibile caccia ai “responsabili” a Palazzo Madama, dove il governo Conte potrebbe attingere tra le fila di Forza Italia o del Misto. Inoltre, c’è la possibilità che a sostenere la maggioranza siano eventuali transfughi di Italia viva, per nulla felici di far cadere il governo col rischio di tornare alle urne.
A farsi avanti ieri è stata la senatrice Sandra Lonardo, eletta in Forza Italia e ora al Gruppo Misto. “Se in Parlamento il presidente del Consiglio Conte dovesse rivolgere un appello ai ‘Responsabili’ per andare avanti certamente sarei pronta ad accoglierlo, perché aprire una crisi al buio in questo momento sarebbe un atto di grande, grande irresponsabilità”, ha detto all’Adnkronos.
Contando anche Lonardo, al Senato, senza i 18 esponenti di Italia Viva, la maggioranza può contare su 151 voti. La maggioranza assoluta è fissata a 159, dunque all’esecutivo mancherebbero 8 voti per mantenere la fiducia dell’aula.
Sia Giovanni Toti (Cambiamo!) sia Lorenzo Cesa (Udc) hanno escluso per il momento un voto a favore del governo che sostituisca l’appoggio di Italia Viva. “Essere responsabili significa, a casa nostra, essere coerenti con le proprie idee. Questo Governo non rispecchia le nostre. Dopo le lettura di qualche giornale ribadisco: per serietà e responsabilità Cambiamo! non sosterrà questo Governo. Il nostro Paese merita altro”, ha scritto in un tweet il leader di Cambiamo!.
“Ancora una volta ci troviamo costretti a smentire retroscena giornalistici senza fondamento”, dice Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc. “L’Udc non partecipa al teatrino della politica: non siamo e non saremo mai la stampella di nessuno”.
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