Governo, nuovo decreto anti-migranti: sarà espulso chi mente sull’età
Governo, nuovo decreto anti-migranti: sarà espulso chi mente sull’età
Espulsioni per chi mente sulle proprie generalità, controlli più stringenti per accertare l’età di chi sbarca e sedicenni nei centri d’accoglienza con gli adulti. Sono alcune delle misure contenute nella bozza del decreto che il governo discuterà nel consiglio dei ministri di domani, mercoledì 27 settembre, dedicato ancora una volta ai migranti.
L’attuale versione del decreto prevede che potranno essere espulsi dall’Italia i migranti che dichiarano il falso sulla loro età o, in generale, sulla propria identità.
Possibile l’espulsione anche per chi è titolare del permesso di soggiorno, se sussistono “gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato”. Questa può essere disposta dal ministro dell’Interno “dandone preventiva notizia” al presidente del Consiglio e al ministro degli Affari esteri. Inoltre, “quando ricorrono gravi motivi di pubblica sicurezza l’espulsione è disposta dal prefetto”.
Secondo la bozza, i minori di almeno 16 anni possano essere accolti assieme agli adulti nel caso in cui non siano disponibili strutture per ospitare i minorenni.
Un’altra proposta riguarda i controlli sull’età di chi arriva. Attualmente l’accertamento dell’età è effettuato da équipe socio-sanitarie multidisciplinari e multiprofessionali, ma “in caso di arrivi consistenti, multipli e ravvicinati, a seguito di attività di ricerca e soccorso in mare, di rintraccio alla frontiera o nelle zone di transito” e “di rintraccio sul territorio nazionale a seguito di ingresso avvenuto eludendo i controlli di frontiera” la bozza prevede che “l’autorità di pubblica sicurezza, nel procedere a rilievi dattiloscopici e fotografici, può disporre, nell’immediatezza, lo svolgimento di rilievi antropometrici o di altri accertamenti sanitari, anche radiografici, volti all’individuazione dell’età, dandone immediata comunicazione alla procura della Repubblica presso il tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie che ne autorizza l’esecuzione in forma scritta”.
Previste anche deroghe, in caso di necessità, ai limiti di capienza per i centri e le strutture di accoglienza, a condizione che gli hotspot non ospitino più del doppio delle persone previste. “Le modalità attuative delle deroghe di cui al precedente periodo sono definite da una Commissione tecnica, istituita senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”, riporta la bozza.
Il governo intende anche incrementare di 400 unità il personale delle Forze armate impegnato nell’operazione “Strade sicure” per rafforzare i controlli nelle principali stazioni ferroviarie italiane. Il costo dell’incremento, dal’1° ottobre al 31 dicembre 2023, sarebbe di 2,8 milioni di euro.
“Allo scopo di assicurare adeguati livelli di accoglienza negli hotspot, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di migranti nel territorio nazionale provenienti dalle rotte marittime del Mediterraneo”, la bozza del decreto autorizzerebbe il ministero dell’Interno ad avvalersi della Guardia costiera, si legge nella bozza. Dal 2024 al 2028, il decreto autorizzerebbe il reclutamento nel Corpo, per ciascun anno, di 100 volontari.