Alfredo Cospito, il governo agli anarchici: “Non scendiamo a patti con chi minaccia”
I crescenti atti di protesta degli anarchici contro la detenzione al 41-bis di Alfredo Cospito non sono più ignorabili dal governo: Palazzo Chigi ha pubblicato una nota per precisare che “lo Stato non scende a patti con chi minaccia”.
“Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino – si legge – come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l’obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici”.
Le azioni di questi giorni, tra le quali le incursioni nelle sedi diplomatiche di Barcellona e Berlino o l’attacco incendiario all’auto della diplomatica Susanna Schlein ad Atene, vengono etichettate come “del tutto inaccettabili”, nella convinzione del governo che “nessuna rivendicazione o proposta possa essere presa in considerazione se viene portata avanti col ricorso a questi metodi, ancor più se rivolti contro le forze dell’ordine”.
Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha commentato gli scontri con gli agenti avvenuti a Roma: “Esprimo la mia solidarietà alle donne e agli uomini in divisa che con grande professionalità e spirito di sacrificio fronteggiano, anche in questi giorni ed in queste ore, le dimostrazioni di chi immagina di utilizzare la minaccia e la violenza come metodo di condizionamento delle istituzioni”.
Secondo fonti del Viminale, il ministro sta seguendo l’evolversi della situazione in costante contatto con il capo della Polizia.