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Home » Politica

Governo news. Fico si sfila, Di Maio insiste: “Il nostro unico nome è Conte”. Ma Zingaretti ribadisce il no: “Serve un cambio di nomi”

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Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini: trattative in corso dopo la crisi di governo

Tutti gli aggiornamenti in diretta sulla situazione politica italiana

Governo news: le ultime notizie di oggi

Ecco le ultime news di oggi, domenica 25 agosto, sulla crisi di governo. La trattativa tra Movimento Cinque Stelle e Partito democratico per la formazione di un nuovo esecutivo si è incagliata sul nome del premier. Il Pd ha fatto il nome dell’attuale presidente della Camera, il pentastellato Roberto Fico, che però si è sfilato (“Resto a Montecitorio”, ha fatto sapere), mentre il M5S insiste su Giuseppe Conte. Alle 18 con una conferenza stampa al Nazareno il segretario Nicola Zingaretti è intervenuto sulla possibilità di un accordo con in Cinque Stelle per un eventuale governo giallo-rosso. L’accordo deve avvenire anzitutto sui contenuti ma sulla possibilità di un Conte bis il segretario dem ha ribadito che serve un governo di “discontinuità garantito anche da un cambio di persone”.  Conte, da parte sua, ieri dal G7 di Biarritz ha avuto ancora parole dure nei confronti della Lega: “Non rinnego niente, ma quella stagione è chiusa” e “non si riaprirà”. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, però non si arrende: continuano sottotraccia i contatti tra esponenti leghisti e pentastellati per tentare una ricomposizione della maggioranza gialloverde. programma la riunione dei Tavoli del Pd sul programma di governo.

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Crisi di governo: la diretta LIVE

Qui tutte le ultime news di oggi sul governo in diretta con aggiornamenti in tempo reale.

Domenica 25 agosto
ore 19.05 – Orlando: “Aspettiamo il M5s sui temi”

“Sono tre giorni che aspettiamo di parlare dei problemi del Paese mentre i 5 stelle parlano solo di poltrone. Noi siamo qui da ieri a parlare di contenuti”, ha dichiarato il vicesegretario del pd Andrea Orlando.

ore 18.50 – M5S: “L’Italia non può aspettare il Pd, la soluzione è Conte”

“La soluzione è Conte, il taglio dei parlamentari e la convergenza sugli altri 9 punti posti dal vicepremier Luigi Di Maio. Non si può aspettare altro tempo su delle cose semplicemente di buon senso. È assurdo. L’Italia non può aspettare il Pd. Il Paese ha bisogno di correre, non possiamo restare fermi per i dubbi o le strategie di qualcuno”. A dirlo è il Movimento Cinque Stelle in una nota.

ore 18.40 – Zingaretti: “A lavoro per patto di governo, l’Italia non capirebbe un rimpastone”

“L’Italia non capirebbe un rimpastone”, a dirlo è il segretario del Pd Nicola Zingaretti nel corso di un’attesa conferenza stampa al Nazareno. “Abbiamo un mandato sancito dalla direzione di dare vita a un governo di svolta e discontinuità per il futuro del Paese. Siamo al lavoro per un patto di governo, non per costruire ultimatum e contrapposizioni”, ha aggiunto Zingaretti.

“Siamo pronti già da domani a riunirci con il M5s per capire come andare avanti sui temi di governo, a partire dal tema di come abbassare tasse a redditi medio bassi. La discontinuità deve essere garantita anche da un cambio di persone”, ha detto ancora il segretario Pd. (QUI TUTTI I DETTAGLI)

Ore 18.25 – Sfaff di Di Maio: “No a giochi sui ministeri, Conte unico nome”

“Luigi Di Maio non ha mai proposto al segretario Pd Nicola Zingaretti di lasciare al Pd la maggior parte dei ministeri chiave di un eventuale esecutivo”, fa sapere lo staff di Di Maio, che sottolinea come COnte sia l’unico nome.

ore 17.19 – Orlando: “Si continua a lavorare per un governo di svolta” – Il vicesegretario del pd Andrea Orlando su Twitter ha confermato che all’interno del Pd i lavori per un governo con il Movimento Cinque Stelle stanno andando: “Al Pd si continua a lavorare. Sono in corso i tavoli programmatici per un governo di svolta. Per noi governare è prima di tutto risolvere i problemi del Paese. E vorremmo che il confronto partisse da qui”, ha scritto su Twitter.

ore 16.06 – I renziani: “Zingaretti accetti la sfida del M5S, via libera a Conte” Dopo aver offerto a Zingaretti il loro pieno sostegno nella trattativa con il M5S, l’ala renziana dei dem ha iniziato ha fare maggiori pressioni sul suo segretario, affinché accetti la proposta dei Cinque Stelle di un governo “Conte bis”. Il nome di Conte servirebbe “a formare un esecutivo di svolta sui contenuti e sulla compagine ministeriale”, affermano. “Il segretario si ricordi che è ancora possibile un governo con Salvini reinsediato al Viminale. Per questo il Pd deve mantenere la barra dritta, e lavorare ad una alleanza riformatrice, anche con Conte premier”, hanno aggiunto.

ore 16.00 – Franceschini ai colleghi dem: “Parli solo Zingaretti” – “Al Mundial 82 il silenzio stampa portò fortuna. È tutto molto delicato e difficile e per questo faccio una proposta a tutti i compagni di squadra del Pd: fino alla fine della crisi parla solo Nicola Zingaretti per tutti, come allora fecero gli azzurri con Zoff”. Lo scrive su Twitter il deputato Pd Dario Franceschini, in relazione alla trattativa con il M5s per il governo.

ore 15.27 – Fonti renziane: “Zingaretti ha il pieno sostegno” – Fonti qualificate vicine ai renziani hanno fatto sapere che offrono il loro “totale sostegno al segretario Zingaretti, sia che dica sì a Conte, sia che dica no”. “Il gol lo segna Zingaretti e da noi ha totale sostegno”, hanno aggiunto.

ore 15.05 – Zingaretti: “Malessere per ultimatum” – Nella telefonata avuta stamattina con Di Maio, il segretario Pd Zingaretti ha ribadito il no dei dem per un governo Conte-bis. Secondo fonti della segreteria Pd, Zingaretti avrebbe espresso “malessere” per gli “ultimatum” da parte di M5s. Le fonti riferiscono che “si lavora comunque a una soluzione”.

ore 15.00 – Fonti M5S: “Confronti impossibile se c’è veto su Conte” – “Nessun confronto è possibile davanti ai veti, come quello che continua ad arrivare sul premier Giuseppe Conte. Se non si sciolgono i veti e non otteniamo le garanzie adeguate per il Paese diventa tutto molto difficile”. Lo dicono fonti del M5S. “Dire di no a Conte per trovare altri nomi figli di strategie politiche, significa indebolire il Paese. Non vorremmo che fosse una scusa per tornare al voto. In tal caso Zingaretti e i suoi devono essere chiari”, aggiungono le stesse fonti.

ore 14.40 – Di Maio telefona a Zingaretti: “Conte è l’unico nome” – Questa mattina c’è stata una telefonata tra il capo politico M5S Luigi Di Maio e il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Lo scrive l’agenzia di stampa Ansa, che cita fonti qualificate. Nel corso della conversazione Di Maio ha ribadito di non accettare alcun veto su Giuseppe Conte. “Tutto il M5S è leale a Conte ed è l’unico nome come premier”, ha sottolineato il leader del M5S a Zingaretti.

ore 12.30 – Fonti Montecitorio: “Fico vuole dare continuità al suo ruolo” – “Roberto Fico ricopre l’incarico di Presidente della Camera dei Deputati e intende responsabilmente dare continuità al suo ruolo”. Lo rendono noto fonti vicine alla Presidenza della Camera.

ore 12.10 – Smentita telefonata Conte-Di Maio – Ieri non c’è stata alcuna telefonata ieri tra il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio. Lo precisano fonti di palazzo Chigi, che smentiscono così alcune ricostruzioni di stampa secondo cui Conte avrebbe espresso lamentele a Di Maio. Anzi, precisano le fonti, il premier è stato chiaro: in questo momento dobbiamo lasciare che i leader delle forze politiche possano lavorare per verificare se può nascere un’intesa programmatica solida e sostenibile, che possa realizzare un ampio programma riformatore.

ore 11.30 -Il sondaggio che spaventa Salvini – Con la crisi di governo la Lega ha visto calare il proprio consenso di oltre 6 punti percentuali: lo dice un sondaggio condotto dall’istituto Winpoll, secondo cui un italiano su tre vede di buon occhio l’eventuale governo M5S-Pd (qui l’articolo completo).

ore 09.45 –  Marcucci (Pd): “Di Maio giochi a viso aperto” – “Non esiste un problema Conte, Di Maio deve giocare a viso aperto, dirci quali sono le questioni pregiudiziali per lui, ben sapendo che ci sono nomi che aiutano a trovare un’intesa rapida e nomi che possono renderla quasi impossibile”. Lo dice Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato, in una intervista su La Stampa.

ore 09.00 – Tria: “Margini per disinnescare aumento Iva” – Per disinnescare le clausole di aumento Iva “ci sono margini di manovra”. Lo dice il ministro dell’Economia uscente, Giovanni Tria, in un’intervista al Corriere della Sera. “Anche a leggi vigenti, senza altre misure, il deficit per il 2020 sarebbe sostanzialmente inferiore al 2,1% del prodotto lordo (Pil) previsto nel Documento di economia e finanza di aprile scorso. Siamo molto sotto quel livello”, spiega.

ore 08.30 – Oggi alle 15 i tavoli del Pd sul programma di governo – Oggi alle ore 15 si riuniranno i sei tavoli di lavoro del Pd per il programma sui dossier da portare al confronto con il M5S. I tavoli si occuperanno degli obiettivi programmatici, dalle istituzioni all’economia, dal welfare allo sviluppo sostenibile, partendo dalle priorità fissate nel documento approvato all’unanimità dalla direzione, che ha dato mandato al segretario Zingaretti di verificare le condizioni per la nascita di un esecutivo di legislatura”.

Sabato 24 agosto

ore 23.30 – Fonti Pd: “Fico premier ok” – Fonti Se il M5s facesse il nome di Roberto Fico sarebbe “un ottimo punto di partenza”. Così fonti del Nazareno commentano l’ipotesi che sembra crescere nelle ultime ore e che vedrebbe il presidente della Camera possibile premier di un governo M5s-Pd. L’idea è emersa in un vertice della maggioranza Pd e vedrebbe concordi i renziani. Fonti del Nazareno, interpellate sulla posizione del segretario Zingaretti, affermano: l’ipotesi di Fico emerge “da ambienti M5S, se poi si concretizzasse sarebbe un ottimo punto di partenza” (qui l’articolo completo).

La giornata di ieri

Dopo gli incontri avuti nella giornata di venerdì, ieri non si è registrato nessun nuovo contatto tra i leader di Movimento Cinque Stelle e Partito democratico, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti. La trattativa per la nascita del governo giallorosso sembra essersi incagliata sul nome del premier dell’eventuale esecutivo: il Pd ha respinto con forza la proposta pentastellata di confermare a Palazzo Chigi Giuseppe Conte e in serata ha rilanciato facendo trapelare disponibilità sulla figura di Roberto Fico, attuale presidente della Camera ed esponente di spicco dell’ala sinistra del Movimento. Se il M5s facesse il suo nome sarebbe “un ottimo punto di partenza”, hanno fatto sapere fonti del Nazareno. Una contro-proposta che Di Maio avrebbe accolto come una provocazione: sono note, infatti, le divergenze tra il capo politico e Fico, che più volte si è espresso in modo critico nei confronti del governo gialloverde. L’altra notizia forte di giornata sono state le parole pronunciate dal G7 di Biarritz, in Francia, dal premier dimissionario Conte: “Non rinnego niente, ma quella stagione è chiusa” e “non si riaprirà”. Parole di chiusura netta al Carroccio da parte del presidente del Consiglio che in molti ora indicano come il vero leader del M5S. Eppure molte indiscrezioni riferiscono di contatti continui, sottotraccia, tra Cinque Stelle e Lega per tentare di “salvare” la maggioranza gialloverde e restare al governo insieme. Le manovre proseguono, ma intanto il tempo stringe. Per martedì il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha programmato un nuovo giro di consultazioni: se i partiti non arriveranno al Quirinale con una soluzione pronta, la prospettiva di elezioni anticipate si farebbe molto concreta.

Crisi di governo: il riassunto della giornata di ieri
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