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Home » Politica

Governo, le ultime news. Iniziano le consultazioni, il Pd decide di trattare con il M5S

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Dopo la caduta del Governo M5S-Lega, Mattarella avvia le consultazioni

Tutti gli aggiornamenti in diretta sulla situazione politica italiana

Governo news: le ultime notizie di oggi mercoledì 21 agosto

Ecco le ultime news di oggi sul governo. Dopo l’apertura formale della crisi, con le dimissioni del premier Giuseppe Conte, oggi, mercoledì 21 agosto, prendono il via le consultazioni al Quirinale le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (qui il calendario completo). Al termine del giro di incontri, il capo dello Stato deciderà se sciogliere le Camere e andare a elezioni anticipate oppure se tentare la strada di un nuovo esecutivo con una maggioranza diversa (qui gli aggiornamenti in diretta sulle consultazioni). Nella mattinata di oggi, intanto, il Partito democratico si è riunito nella sua sede al Nazareno: i dem hanno deciso all’unanimità di affidare al segretario Nicola Zingaretti un mandato per aprire una trattative che possa portare a un “governo di svolta per la legislatura”.

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Governo news oggi: le ultime notizie in diretta LIVE

Di seguito tutte le ultime news di oggi sul governo in diretta con aggiornamenti in tempo reale.

Ore 22 – Macron a fianco di Mattarella. “L’Italia è un paese amico e un grande popolo. In queste ore sono al fianco del presidente Mattarella”: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, rispondendo a una domanda sulla crisi di governo durante un incontro con la stampa presidenziale, a Parigi. Nel successivo botta e risposta con i giornalisti, sorridendo, Macron ha osservato che “quando ci si allea con l’estrema destra”, alla fine “è l’estrema destra che vince”. “L’Italia merita dirigenti all’altezza” del suo “grande popolo”, ha continuato Emmanuel Macron.

Ore 20.50 – Forza Italia riunisce lo stato maggiore del partito. Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è appena arrivato a Palazzo Grazioli dove sta riunendo lo stato maggiore del partito azzurro. Presente all’incontro le due capigruppo, Annamaria Bernini e Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Licia Ronzulli, Sestino Giacomoni, Renato Brunetta, Niccolò Ghedini e Gianni Letta.

Ore 18.45 – M5S: “Chi ha aperto crisi pagherà”. “Oggi Luigi Di Maio ha incontrato i capi commissione del Movimento 5 Stelle. È stata fatta una ricognizione di tutte le proposte che si stavano per approvare prima della follia di Salvini di far saltare il Governo. È incredibile quanta gente stesse per avere dei diritti e che ora, ancora una volta, rimarranno lettera morta”. È quanto si legge sul blog delle Stelle. “Chi ha aperto questa crisi buttando tutto all’aria pagherà un caro prezzo, ne siamo certi!”, si legge ancora.

Ore 18.15 – Meloni: “M5s vogliono solo le poltrone”. “Adesso abbiamo capito cosa intendevano i grillini con: uno vale uno. Era per dire: uno vale l’altro. Lega o PD, basta tenersi la poltrona. Altro che cambiamento”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Ore 17.50 – Delrio: “Con M5s ci sono contatti ma no a pasticci”. “È chiaro che ci sono dei contatti. Io non sono abituato a dire bugie, sono cose molto all’ordine del giorno. Abbiamo parlato con LeU, abbiamo parlato con il gruppo Misto. È chiaro che si cerca di fare un ragionamento. Tutti sono convinti, però, che non vale la pena di fare pasticci o cose improvvisate”. Così il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio a Sky Tg24, rispondendo a una domanda se la trattativa con il Movimento 5 Stelle sia già partita.

Ore 17.15 – Zingaretti: “Io premier? Ho altri impegni”. “Io faccio il presidente della Regione Lazio e il segretario del Pd e credo siano già due impegni molto gravosi e intendo continuare a fare questo”. Così il leader del Pd Nicola Zingaretti, intervistato dal Tg2 nello speciale sulla crisi, rispondendo a una domanda sulla possibilità che gli venga affidato l’incarico di premier.

Ore 17.00 – Salvini: “Se Fi va col Pd non viene al governo con noi”. “Chi va al governo con il Pd non va al governo con la Lega”. Così il leader della Lega Matteo Salvini commentando alla Camera l’eventuale rottura del centrodestra se Fi dovesse essere coinvolta in un governo istituzionale, assieme alle altre forze politiche. “Questo però – aggiunge – non interesserebbe gli accordi locali e amministrativi, siamo un partito autonomista”.

Ore 16.15 – Zingaretti: “No a un Conte-bis” – “Discontinuità vuol dire che ovviamente non vogliamo e non possiamo entrare in un governo che propone il Conte bis, il proseguimento di un governo che abbiamo combattuto. Tutti si facciano carico della necessità di avviare un nuovo governo”. Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti a La7 (leggi qui l’articolo completo).

Ore 15.45 – Al via le consultazioni – La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, è arrivata al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: iniziano le consultazioni (qui la diretta di TPI).

Ore 15.30 – Governo M5S-Pd al voto su Rousseau? Buffagni: “Non sappiamo cosa succederà” – “Se sarà messo ai voti su Rousseau la decisione che il M5S prenderà sul governo? Noi siamo abituati a condividere le nostre scelte con gli iscritti, dopodiché non sappiamo ancora cosa succede ed è difficile programmare qualsiasi tipo di consultazione”. Lo dice il sottosegretario Stefano Buffagni in collegamento con il Tg1. “Noi non abbiamo paura né delle elezioni né di continuare a governare ma ora serve parlare di contenuti”, sottolinea Buffagni che su Salvini attacca: “Ci ha pugnalato alle spalle e ha tradito gli italiani”.

Ore 15.00 – Grasso a Di Maio e Zingaretti: “Costruiamo un’agenda”. “Non è il momento dei tatticismi, dei personalismi, degli interessi di parte, piccoli o grandi che siano. È tempo di servire l’Italia nel modo più nobile che la politica possa fare. Caro Nicola, caro Luigi: è necessario un Governo che archivi per sempre la stagione della rabbia, delle bestie sui social, dell’odio, dello spregio alle Istituzioni della Repubblica”. Lo scrive Pietro Grasso, ex candidato premier di Liberi e Uguali, in una lettera aperta pubblicata su Facebook rivolta a Nicola Zingaretti e a Luigi Di Maio. “Costruiamolo su una agenda che abbia come faro il lavoro”.

Ore 14.45 – Moavero: “Delusione collettiva per fine governo” – Il ministro degli Esteri del governo uscente, Enzo Moavero Milanesi, ha commentato la fine dell’esecutivo gialloverde: “Questa fine di Governo si presenta come una sorta di delusione collettiva anche di chi ne ha fatto parte e delle forze politiche che lo hanno sostenuto, ma nessuno ha rinnegato il lavoro fatto insieme, né penso debba essere rinnegato soprattutto dai protagonisti”.

Ore 14.15 – Salvini: “Pieni poteri nel rispetto della Costituzione”. “Voglio un governo che faccia. Ho chiesto pieni poteri, ma nei limiti della Costituzione”. Lo ha detto Matteo Salvini, parlando con i giornalisti davanti a Montecitorio. “Noi le poltrone le abbiamo lasciate, ora speriamo che si voti, perché qualsiasi governo nasca sarà un governo contro la Lega e contro gli italiani. Chi ha paura delle urne? Chi ha qualcosa da nascondere. Renzi, per esempio, mi ha sfidato e ora scappa. Noi siamo un gruppo compatto e orgoglioso del lavoro fatto e lo sconforto lo lasciamo a chi dovrà spiegare ai propri elettori questa specie di inciucio che stanno mettendo su. Per fortuna c’è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha il quadro esatto e la sensibilità per decidere cosa è bene per gli italiani. Io sto proponendo un’idea di Italia a chi ci sta”.

Ore 13.15 – Salvini: “5 punti del Pd? Chiedete ai 5 Stelle” – Interpellato dai giornalisti a margine di un incontro a Montecitorio con il gruppo della Lega alla Camera, Matteo Salvini ha commentato il possibile accordo tra M5S e Pd. “Non dovete chiedere a me, chiedete ai 5 Stelle cosa pensano dei 5 punti di Zingaretti. In una settimana sono passati dalla Lega a Renzi, che stomaco che hanno, li invidio”. Il leader del Carroccio, poi, ha aggiunto che “mentre gli altri parlano di poltrone, noi parliamo di manovra e di come tagliare le tasse”.

Ore 13.00 – I 5 punti del Pd per un governo con il M5S – Durante la Direzione del Pd, il segretario Nicola Zingaretti ha elencato i 5 punti posti dal partito come condizione per trattare per un “governo di svolta istituzionale”. Eccoli “Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basto sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori, con pieno protagonismo dell’Europa; svolta delle ricette economiche e sociale, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti” (qui l’articolo completo).

Ore 12.45 – Zingaretti: “No accordicchi, accordo alla luce de sole” – “Nessun accordicchio sottobanco ma alla luce del sole, la verifica per costruire un programma possibile, condiviso da un’ampia maggioranza parlamentare. Verificheremo alla luce del sole queste condizioni che, se non si realizzeranno, porteranno il Paese a elezioni anticipate”. Lo ha detto il leader del Pd, Nicola Zingaretti, all’uscita della Direzione del Pd.

Ore 12.00 – Pd: mandato a Zingaretti per tentare un “governo di svolta per la legislatura” – La Direzione del Pd ha approvato un ordine del giorno che ripercorre la relazione del segretario Nicola Zingaretti, dandogli il mandato ad aprire una trattativa per verificare la possibilità di “un governo di svolta per la legislatura”, in “discontinuità” col precedente. Il documento è stato approvato per acclamazione all’unanimità (qui l’articolo completo).

Ore 11.15 – Boschi: “Aspettiamo Mattarella” – “La cosa più saggia ora è aspettare di vedere cosa dirà il presidente Mattarella”. Lo ha detto l’ex ministra Maria Elena Boschi entrando al Nazareno per la Direzione del Pd.

 

 

Ore 11.00 – Camera annulla comunicazioni di Conte – La conferenza dei capigruppo della Camera ha annullato le comunicazioni del premier Conte a Montecitorio, inizialmente previste per oggi, in seguito alle dimissioni del presidente del Consiglio. L’Assemblea si riunirà alle 11.30 solo per la comunicazione formale delle dimissioni di Conte.

Ore 10.30 – Lega: “Già al lavoro per governo del sì” – I capigruppo della Lega Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari hanno affermato che il Carroccio è “già tutto al lavoro per costruire l’Italia del sì, fondata su un taglio delle tasse, investimenti pubblici, infrastrutture. Altri stanno pensando al governo dei NO e delle poltrone? Andiamo a elezioni e facciamo scegliere gli Italiani!”.

Ore 10.00 – M5S: “Compatti attorno a Di Maio” – “Sono ore molto importanti per il futuro del nostro Paese. Il MoVimento 5 Stelle si affiderà alla volontà del presidente Sergio Mattarella che segnerà la strada da seguire dopo che Matteo Salvini ha aperto un’assurda crisi di governo in pieno agosto. Il MoVimento è unito e compatto intorno al capo politico Luigi Di Maio. Siamo un monolite”: così in una nota Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo M5S di Camera e Senato.

Ore 9.30 – Renzi: “Zingaretti riceverà forte mandato in Direzione” – “Credo che Zingaretti riceverà un forte mandato nella Direzione di oggi”: così Matteo Renzi nel corso di un’intervista su Radio Uno. L’ex premier, poi, ha affermato che il Partito Democratico è per “un patto di legislatura”.

Ore 9.00 – I sondaggi danno ragione a Salvini – Secondo gli ultimi sondaggi, la Lega ha una leggera flessione, ma continua a volare. Addirittura, il centrodestra unito potrebbe superare il 50 per cento dei consensi, ottenendo i 2/3 del Parlamento. M5S e PD, dunque, potrebbero allearsi per evitare di “consegnare” l’Italia a Salvini. Qui l’articolo completo.

Governo news, la giornata di ieri: Conte, dimissioni e scontro con Salvini

La giornata di ieri, martedì 20 agosto, è stata caldissima sul fronte politico. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato le sue dimissioni e la fine del governo gialloverde (qui il discorso integrale di Conte). Durante le comunicazioni, Conte ha attaccato duramente il suo vice Matteo Salvini, reo di aver innescato una crisi di governo per “interessi personali e di partito”. Conte ha affermato che le scelte del leader della Lega “rilevano scarsa sensibilità istituzionale e grave carenza di cultura costituzionale e denotano opportunismo politico”.

Dura anche la replica di Salvini, che per rispondere ha lasciato i banchi del governo per raggiungere il suo seggio da senatore. “Avete scelto il bersaglio, eccomi pronto a sacrificarmi, non c’è problema il mio Paese vale più di mille poltrone, non ho paura e non hanno paura gli uomini e le donne della Lega”, ha affermato. “La trattativa tra i Cinque Stelle e il Pd andava avanti da mesi. Adesso mi spiego tanti no arrivati nelle settimane passate”, ha poi aggiunto Salvini.

Per il leader della Lega ora si apre una fase molto delicata. Secondo un retroscena de La Repubblica, il partito sarebbe in subbuglio: molti esponenti del Carroccio non avrebbero digerito il modo in cui il leader ha gestito i tempi e i modi della crisi di governo. Alcuni leghisti lo avrebbero definito un “pugile suonato”. E Giancarlo Giorgetti ai giornalisti ha ricordato che lui l’aveva “detto da mesi che così non si andava avanti” aggiungendo anche: “Noi siamo un partito, scegliamo il capo e il capo decide. Può decidere bene o male, ma decide il capo. Nella Lega non c’è dibattito, non c’è democrazia, decide uno”.

Nel dibattito al Senato è intervenuto anche l’ex premier Matteo Renzi, ora semplice senatore del Partito democratico, che da parte sua ha ribadito la sua posizione: caduto il Governo Conte, bisogna formare un governo istituzionale per scongiurare l’aumento dell’Iva. Renzi ha però detto che non farà parte dell’eventuale prossimo esecutivo Pd-M5S-Leu.

 

 

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