Decreto sicurezza bis, Salvini risponde alla lettera dell’Onu: “È da scherzi a parte”
Onu Salvini | Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto alla lettera dell’Onu con cui l’Alto commissariato per i diritti umani del Palazzo di vetro denuncia il Decreto sicurezza bis. (Qui cosa prevede il decreto sicurezza bis, punto per punto).
In riferimento alla lettera, fonti del Viminale già questa mattina, domenica 19 maggio, avevano replicato definendo il decreto “necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile”.
Dopo il Viminale arriva la risposta al veleno del promotore Salvini: “Un organismo internazionale che costa miliardi di euro ai contribuenti, che ha come membri la Corea del Nord e la Turchia, regimi totalitari, e viene a fare la morale sui diritti umani all’Italia, a Salvini per il decreto sicurezza, fa ridere, è da scherzi a parte”.
Il vicepremier ha risposto a muso duro all’Onu durante un comizio elettorale: “Il Viminale non ha sottovalutato la lettera soprattutto alla luce della competenza e dell’autorevolezza delle Nazioni Unite in materia. Autorevolezza testimoniata da alcuni Paesi membri dell’Onu come Turchia e Corea del Nord. È quindi singolare che l’Alto commissario per i diritti umani non si fosse mai accorto che la multa per chi favorisce l’ingresso non autorizzato di immigrati fosse già presente da tempo nell’ordinamento italiano. Il decreto sicurezza bis aggiorna la norma”.
“Una svista – continua Salvini – che gli uffici del ministero dell’Interno avrebbero segnalato riservatamente agli autori della lettera se solo l’Alto commissariato l’avesse inviata prima al Viminale e poi, eventualmente, ai media e non viceversa. Da parte del ministero resta confermato l’auspicio di vedere approvato il decreto sicurezza bis nel Consiglio dei ministri di lunedì ritenendolo necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile”.
Salvini chiude la sua risposta all’Onu con un augurio polemico. “L’augurio è che l’autorevole Onu dedichi le energie all’emergenza umanitaria in Venezuela anziché fare campagna elettorale in Italia”.