Governo, il discorso di Mario Draghi al Quirinale | DIRETTA
Governo, il discorso di Mario Draghi al Quirinale. La diretta
Il premier incaricato Mario Draghi è arrivato oggi, venerdì 12 febbraio 2021, al Quirinale e ha sciolto in senso positivo la riserva sul suo incarico. Mattarella ha firmato i decreti relativi alla nomina di Draghi come presidente del Consiglio e dei ministri. Il giuramento avverrà domani, 13 febbraio, a mezzogiorno. Draghi ora terrà un discorso in cui annuncerà i nomi dei ministri. Di seguito le parole del discorso di Mario Draghi in diretta:
Buonasera, vi leggo la composizione del governo. Ministri senza Portafiglio: Federico D’Incà, ministro dei Rapporti con il Parlamento; Vittorio Colao, ministro dell’Innovazione tecnologica e transizione digitale; Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione; Mariastella Gelmini, ministro degli Affari regionali e autonomie; Mara Carfagna, ministro del Sud e la coesione territoriale; Fabiana Dadone, ministro delle Politiche giovanili; Elena Bonetti, ministro delle Pari opportunità e della famiglia; Erika Stefani, ministro per le Disabilità. Ministri con Portafiglio: Massimo Garavaglia, ministero del Turismo; Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno, Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico; Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Luigi Di Maio, ministro degli Affari Esteri e Cooperazione internazionale; Marta Cartabia, ministro della Giustizia; Lorenzo Guerini, ministro della Difesa; Daniele Franco, ministro dell’Economia e Finanze; Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali; Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica; Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e trasporti; Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione; Maria Cristina Messa al ministero dell’Università; Dario Franceschini, ministro della Cultura; Roberto Speranza, ministro della Salute. Grazie e buonasera.
Come sono andate le consultazioni
In questi giorni il premier incaricato ha raccolto la disponibilità di tutti i partiti politici (ad eccezione di FdI, che ha già detto che non voterà la fiducia) e ha incassato il voto favorevole degli iscritti alla piattaforma Rousseau, indetto dal M5S (dopo il quale Alessandro Di Battista ha lasciato il Movimento), nonché il voto unanime della direzione Pd sulla fiducia al governo.
Draghi scioglierà dunque in senso positivo la riserva sulla formazione del nuovo governo. Dopo l’incarico che gli ha affidato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella la scorsa settimana, Draghi ha svolto due giri di consultazioni con le diverse forze politiche e con le forze sociali, e ha stilato una bozza di piano per le azioni del nuovo governo.
Tutti i partiti hanno risposto all’appello del capo dello Stato e hanno dato la disponibilità a concorrere alla formazione del governo. Unica eccezione Fratelli d’Italia, guidato da Giorgia Meloni, che ha annunciato che farà un’opposizione “responsabile” o “patriottica”.
Spetta a Draghi trovare un equilibrio tra le varie componenti politiche, oltre che sul programma, anche sulla formazione della squadra di governo. Come prevede l’articolo 92 della Costituzione, infatti, i ministri sono nominati con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri. Qui la biografia completa di Mario Draghi.
Leggi anche:1. Da Dell’Utri a Bontate: il curriculum di Berlusconi ci impone di dire No al nuovo governo (di A. Di Battista) /2. Torna a casa Lassie, torna a casa Renzi: ecco su cosa si combatterà la sfida del prossimo anno nel Pd / 3. Nadia Urbinati a TPI: “La reputazione di Draghi è un passaporto, ma in Parlamento non basterà” /4. La mossa di Grillo: sì a Draghi in cambio del ministero ecologico (e con Conte leader 5s)