Governo Conte bis, le prossime tappe: dal giuramento alla fiducia
Governo Conte bis, le prossime tappe e cosa succede ora: dal giuramento alla fiducia
Il premier ha presentato la squadra dei ministri del suo nuovo governo, il Conte bis, sostenuto da Pd e M5S. Il premier incaricato ha sciolto la riserva dopo che, ieri sera il voto degli iscritti alla piattaforma Rousseau ha dato il via libera al nuovo governo, rispondendo “Si” alla nuova alleanza di governo con una maggioranza del 79,3 per cento. Ma quali sono ora le prossime tappe? Cosa succede adesso per l’insediamento del nuovo governo?
La prima tappa è il giuramento del premier Conte e dei ministri, che è in programma domani alle 10.
Il passaggio di consegne
Dopo che il Presidente del Consiglio e i ministri del nuovo esecutivo giallorosso avranno prestato giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica, il nuovo governo entrerà ufficialmente in carica.
Il regolamento ufficiale prevede a questo punto il passaggio di consegne tra il premier uscente e il nuovo Presidente del Consiglio. Tuttavia, in questo caso, non ci sarà un vero e proprio passaggio, sancito dalla cerimonia della campanella, dal momento che Giuseppe Conte è stato il premier anche dello scorso esecutivo composto dal Movimento 5 stelle e Lega.
Il voto di fiducia
Le prossime tappe prevedono che, entro dieci giorni dal giuramento, il Presidente del Consiglio incaricato e la nuova squadra di governo si recheranno nelle due aule di Camera dei deputati e Senato della Repubblica per ottenere la fiducia.
Entro martedì prossimo il governo Conte dovrebbe incassare la fiducia di Camera e Senato e, quindi, entrare nella pienezza dei poteri. Il dibattito sulla fiducia al Senato si terrà martedì.
Lunedì, con inizio alle 11 Conte presenterà il suo programma alla Camera dei Deputati.
Il voto di fiducia avviene a maggioranza semplice in entrambe le camere, ma se alla Camera dei Deputati è probabile che la maggioranza venga raggiunta con un margine più ampio, al Senato potrebbe essere più risicata.
Il voto dovrà essere motivato dai vari gruppi parlamentari e avverrà per appello nominale. In questo modo, i deputati e i senatori saranno impegnati direttamente assumendosi la responsabilità della concessione della fiducia di fronte agli elettori. Una volta ottenuto il voto di fiducia, il nuovo governo Conte potrà dare avvio ai lavori.