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Governo Conte bis, quanti sono i ministri Pd e quelli M5S? Quante sono le donne? Tutti i numeri

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Chi vince nella "gara" sulla squadra di governo? Quante sono le ministre? Tutti i numeri sul governo nascente

Governo Conte bis, quanti sono i ministri M5S e i ministri Pd? Quante sono le donne? Tutti i numeri

Quanti sono i ministri del Pd nel nuovo governo Conte bis? E quanti sono i ministri M5S? Quante sono le donne? Ecco tutti i numeri da conoscere sul governo Pd-M5S.

Nella squadra di governo composta da 21 ministri, sono 9 gli esponenti del Partito democratico, mentre 10 ministri appartengono alle fila del Movimento Cinque Stelle.

È solo una invece la figura di tecnico del nuovo governo e si tratta di Luciana Lamorgese, il futuro ministro dell’Interno.

Complessivamente, quindi, il peso maggiore nella squadra di governo è attribuito al M5S ma la differenza è di solo un ministro: i ministri pentastellati saranno in tutto 10, mentre i dem saranno 9. Lo scarto di un ministro è lo stesso anche se si guarda alla sola lista dei ministri con portafoglio: 6 pentastellati, 5 dem.

Anche per quanto riguarda il “peso” e l’importanza dei ministeri, quelli di notevole rilevanza sono stati distribuiti in modo equo tra le due forze di governo, quindi non è possibile decretare quale partito ha maggior importanza nella nuova squadra, stando all’assegnazione dei ministeri.

La carica di ministro dell’Economia, infatti, è stata assegnata al dem Roberto Gualtieri, quella di ministro degli Affari Esteri all’ex vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.

Il ruolo di ministro dell’Interno, invece, sarà ricoperto dal tecnico Luciana Lamorgese.

La dinamica concreta degli equilibri di potere, tuttavia, emergerà solo quando la quadra sarà al lavoro.

Governo Pd M5S: quante sono le donne

Nella nuova squadra di governo Pd-M5S ci sono 7 donne.

In particolare, 3 ministre appartengono al Pd, mentre 3 altre sono esponenti del Movimento Cinque Stelle.

La sesta donna è il tecnico Luciana Lamorgese.

Nel governo Lega-M5S, formato da 18 ministri, c’erano appena 5 donne (2 della Lega e 3 del M5S). Una donna in più nella squadra di Gentiloni, formata a dicembre 2016. Perfetta parità invece nel governo Renzi, con otto uomini e otto donne.

La parità di genere è stato uno dei temi discussi nei giorni precedenti alla formazione del governo, dal momento che nei totoministri circolati sulla stampa mancavano quasi del tutto nomi femminili.

Alcune esponenti del mondo della politica e della cultura hanno lanciato infatti un appello per un Conte bis tutto al femminile, che comprende nell’ipotetica squadra varie figure di donne impegnate nella politica e nel sociale, dalla deputata di Leu Rossella Muroni alla scrittrice Michela Murgia, passando per Cecilia Strada, Elena Cattaneo e Igiaba Sciego.

“Una squadra agile, composta da sole donne, per lo più femministe e ambientaliste”, si legge nell’appello. £Abbiamo pensato che fosse tempo di lasciare un po’ in panchina gli uomini visto che governano più o meno ininterrottamente dal Big Bang e che comunque il vostro genere è ben rappresentato dalle vostre persone, ossia le due più alte cariche dello stato, nonché dalla maggioranza dei parlamentari”.

La “Rete per la Parità” ha scritto una lettera indirizzata alle forze politiche ricevute al Quirinale chiedendo, tra le altre cose, che il nuovo governo fosse composto al 50 e 50 da ministri/ministre, viceministri/viceministre e sottosegretari/sottosegretarie.

Anche la Consigliera Nazionale di Parità effettiva Francesca Bagni Cipriani e la supplente Serenella Molendini, hanno scritto una lettera indirizzata a Giuseppe Conte sul tema della rappresentanza femminile nella politica. “Chiediamo che arrivi un segnale forte, con la decisione di avere una rappresentanza femminile adeguata nel prossimo esecutivo”, si legge nella lettera. Un appello analogo è arrivato dalla Fondazione Marisa Bellisario.

• La politica italiana ha sempre giocato del rimpiazzo dell’uomo forte. E se fosse arrivata l’ora della donna forte?

• La politica è maschio: i dati (sconfortanti) sulla rappresentanza femminile nei luoghi del potere

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