Governo, Borghi (Lega) a TPI: “Non vedo rimpasto. Assegnare subito ministero rapporti Ue”
Intervista all'ideatore dei minibot Claudio Borghi, deputato della Lega e presidente della Commissione Bilancio Tesoro e Programmazione
Governo Borghi rimpasto | Borghi Lega | Minibot | Risultati ballottaggi
Non vuole tornare a parlare ancora una volta dei minibot, lo strumento che ha ideato e che negli ultimi giorni è al centro del dibattito politico tra sostenitori e detrattori, ma Claudio Borghi, economista e deputato della Lega, accetta di commentare telefonicamente con TPI i risultati del secondo turno di voto alle elezioni amministrative che hanno coinvolto oltre 130 comuni italiani.
A me sembra che sia andata oggettivamente molto bene. Vincere in comuni che mai erano stati amministrati dalla destra e in città importantissime, come per esempio a Ferrara, che incidentalmente diventa la più grande città in Italia governata un sindaco tesserato Lega – primato che prima spettava a Terni, che io sappia – mi riempie di soddisfazione.
Ovviamente non posso conoscere tutte le situazioni, però alcuni casi in Toscana, come Piombino o Cortona, erano impensabili fino a pochissimo tempo fa.
Penso che il Movimento Cinque Stelle in parte sconti anche la politica di non voler fare alleanze. Per cui, specialmente nei comuni dove sono frequenti le liste civiche o situazioni che non necessariamente rispecchiano la politica nazionale, penso che sia un limite.
Mi sembrerebbe molto strano se devo essere sincero. Comunque se il Movimento Cinque Stelle vorrà rivedere la sua politica di alleanze, sarà assolutamente legittimo. La possibilità di farlo c’è, se qualcuno non se ne avvale è una scelta sua.
Andando al tema dei minibot, oggi il premier Conte in un’intervista al Corriere della Sera ha detto che la proposta non è mai stata portata a Palazzo Chigi.
Lasciamo perdere i minibot, ho già detto tutto il dicibile sinceramente.
No, ho già detto tutto, scritto tutto, twittato tutto. È perfettamente inutile poi andare a dire cosa dice Conte, cosa dice Tria. Ne parleremo.
Mi fa piacere, lascio che dibattano gli altri. Io ho fornito un’idea.
Penso che più si discute e meglio è. Tante volte in politica ho osservato che ci sono posizioni che apparivano differenti perché non ci si è chiariti. Vedo sempre con favore riunioni e luoghi di scambio di idee. Molto meglio farlo con le riunioni piuttosto che con i comunicati stampa.
Ce l’ho come ce l’hanno tutti. Si parlerà presumibilmente di Europa, di crescita, di lavoro e di programmi futuri.
No, però noto che ci sono alcune caselle libere, che secondo me è opportuno che vengano colmate velocemente. A cominciare dal ministro per i rapporti con l’Unione europea.
No, guardi: come tutti i ruoli di governo a me interessa che siano assegnati a persone esperte dell’ambiente in cui si troveranno ad operare. Quindi, nello specifico, per un ministro per i rapporti con l’Unione europea, qualcuno che conosca bene l’ambiente di Bruxelles.
Ce ne sono tanti potenzialmente bravi. Non farei giustizia a nessuno di loro dicendo un nome in particolare. Diciamo non io, nel senso che io non lo conosco l’ambiente di Bruxelles (ride).
Lo vedrei meglio rispetto a un commissario all’Industria, perché è una nomina di peso maggiore. Sicuramente il commissario alla Concorrenza è un posto importante nella Commissione europea.