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Home » Politica

Io, portavoce di Di Maio e marito del viceministro Castelli. “Se mia moglie e Luigi litigano… scelgo Di Maio”

Immagine di copertina

Giuseppe Marici, portavoce di Luigi Di Maio…
Presente.
Lei domenica si sposerà con la vice Ministra all’Economia Laura Castelli?
Ebbene sì. Una sorta di “Amore a cinque stelle”, ma non è un film dei Vanzina.
E che cos’è?
Quando due persone lavorano insieme tutto il giorno, in un impegno a tempo pieno, è abbastanza normale che si conoscano meglio, e che possano anche scoprire di provare attrazione l’una per l’altra.
Voi siete solo l’ultima delle coppie a cinque stelle, però. Di Maio e Virginia Saba, Vito Crimi e Paola Carinelli…
Non vedo cosa ci sia di strano. Hai più tempo a disposizione per capire se sei compatibile con una persona. A me è accaduto questo.
Però, un portavoce di un ministro con un vice ministro di un altro ministro non era ancora accaduto.
Le relazioni sono come dei puzzle, se due pezzi riescono ad incastrarsi l’uno con l’altro allora sono compatibili e creano qualcosa di unico. Io ho scoperto i lati più belli di Laura, mi ci sono messo, e ora la sposo. Oltre al lavoro puoi condividere un’emozione, una gioia. È tutto affascinante e molto bello.

marici castelli

Ma perché questo non accade negli altri partiti?
Me lo dica lei.
Forse perché c’è una sottile barriera di ruolo, per cui un viceministro non si sposa mai con un portavoce, un politico non si mette con un… “collaboratore”.
Beh, una cosa è certa: nella famiglia che nascerà domenica prossima Laura è “il politico” di casa.
E lei?
Io sono un addetto ai lavori che diventa “il coniuge del politico”.

giuseppe marici

Non si sminuisca. Uno vale uno e voi siete tutti sullo stesso livello.
Io non vengo dalla storia del M5s, arrivo a questo incarico come comunicatore, dopo aver fatto il giornalista in tv, in radio, per la carta stampata per tanti anni. Ma è vero che in questi ultimi tre anni lavorando in questo mondo ho sposato un progetto. E adesso sto per sposare Laura.
Ah ah ah.
Il M5s ha abbattuto tante barriere sociali e generazionali. Per noi non sono mai esistite. L’amore unisce, abbatte gli ostacoli.
Già convivete?
Si, certo.
Quando lei la sera torna a casa cosa fa? Parla del lavoro alla Farnesina, mentre la Castelli le racconta della Manovra?
(Ride). Molto spesso capita.
Allora c’è un conflitto di interessi.
(Ride). Al contrario, semmai. Per vederci di più abbiamo dovuto occuparci di internazionalizzare il Made in Italy alla Farnesina. Un legame virtuoso, semmai.
Quindi il Made in Italy dipende dalla vostra relazione? Confortante.
Si capisce che sto scherzando, vero?
Certo. Ma di solito vi vedete poco? Di Maio questa settimana ha fatto tappa a Barcellona e a Riga.
Sono rimasto a Roma perché ho preso un… congedo matrimoniale. Vuole ridere?
Sempre.
La mattina io mi sveglio un’ora e mezza prima di Laura per fare la rassegna stampa per Di Maio.
Mi pare il minimo.
Lei appena apre gli occhi mi fa: “Peppe, cosa è successo? Che pezzi importarti ci sono sull’economia?”.
Ah ah ah. Questo è peculato.
Come peculato?
Se Marici è pagato dagli Esteri non può relazionarsi professionalmente con un quadro di un altro ministro!
(Ride). Ma è mia moglie!
Lei prepara anche la colazione, o si limita ai titoli?
No, ci alziamo insieme e Laura mi prepara il caffè americano.
Ad un figlio del sud il caffè americano? È uno sfregio che farà inorridire i neoborbonici.
Le svelo un segreto. Laura è una finta nordista sabauda. In realtà è più terrona di me, e anche con radici siciliane.

marici di maio

Si, ma quanto parlate del M5s?
Vorremmo parlarne molto poco, ma ne parliamo tanto. Troppo.
Ieri quanto tempo della vostra vita di coppia avete dedicato all’intervista di Conte?
Tra M5s e attualità, parliamo al 90% di politica, purtroppo.
Non mi ha risposto sull’intervista Conte.
Perché quando il Corriere l’ha pubblicata su carta noi l’avevamo già letta su internet.
Prendo atto che non vuole sbilanciarsi sul leader.
Noooh… è che noi eravamo già più avanti, a commentare i retroscena. Io non entro nel merito della politica, ma mi diverto a decifrare la partita del Colle. Provo a capire le mosse successive, fa parte del mio lavoro.
Quante volte vi sentite per telefono durante il giorno. Almeno tre?
Assolutamente si.
Ma la sera, dopo una giornata a parlare di Conte e Di Maio cosa fate? A) mangiate la pizza. B) una serie su Netflix C) andare al cinema.
Lei deve sapere che Laura è una grande cuoca.
E quando cucina?
Sempre. La sera, per rilassarsi, anche se sta chiudendo l’ultima call del ministero, si mette a cucinare per noi due. È una cosa che mi piace molto.
La sua specialità?
È la regina dello svuotafrigo. Qualsiasi cosa trovi ne trae un grande piatto.
E lei, maschio siciliano, la spesa la fa?
Certo. La spesa la fa… la facciamo entrambi.
Lei fa le pulizie?
Dividiamo obblighi e doveri. Recentemente, dopo un’ultima difficile negoziazione in cui ha fatto valere il suo ruolo istituzionale, a me spetta anche svuotare la vaschetta del gatto.
È lei il signor Castelli, o è lei la signora Marici?
Siamo per un equo compromesso: i Mari-stelli.

marici castelli

Voglio farvi litigare: l’accusa per violenza sessuale al molestatore dello stadio di Firenze è eccessiva o no?
Guardi, non abbiamo idee diverse su questo. Bisogna essere, su questo tema, diretti e duri. E poi fare anche un passo avanti culturale: la donna non è un oggetto.
E la Castelli che dice sul tema?
Molto severa pure lei.
Cioè?
Laura è una donna in politica. Che è riuscita a farsi riconfermare tre volte con tre governi diversi. Se non hai gli attributi una cosa così non ti riesce. Conosce molto bene le difficoltà che una donna in Italia tutt’oggi continua ad avere nel mondo del lavoro. Le posso assicurare che si batte di continuo anche per questo, per evitare discriminazioni nei confronti delle donne.
Viaggio di nozze a..?
Italia, ci sono tanti luoghi incantevoli da scoprire, stiamo decidendo. Subito dopo il matrimonio comunque rimarremo a Roma. Laura ha la finanziaria da chiudere.
Lei cosa direbbe del vice ministro Castelli, da comunicatore, non da marito innamorato?
È un perfetto tecnico-politico. Molto competenze, precisa e puntigliosa. Forse troppo. Davvero una figura di governo.
E si porta il lavoro a casa?
Ehhhh… purtroppo sì. Ho dovuto fare un serio accordo politico con lei.
Quale?
Può stare anche fino alle tre sul divano, a studiare un dossier…
Ma?
Ma quando viene a dormire il lavoro non se lo deve portare.
Quindi l’accordo cosa comporta?
Via i telefoni, via i dossier: il letto è sacro.

marici

E la Castelli le dà consigli su come gestire Di Maio?
No. Lei mi aiuta se devo capire dei temi economici, è preziosa.
Ho capito, ma se nel partito litigano la Castelli e Di Maio lei che fa?
(Pausa, ride). No, se accadesse sarebbe un casino.
È già accaduto, anni fa.
Un bel problema. Se Di Maio è un mediatore, io sono il mediatore del mediatore. Se lui è accusato di essere democristiano, io divento più democristiano di lui.
Ma metta che la Castelli si schieri con Conte, contro Di Maio. Lei chi sceglie?
Senta, ma proprio a me, è l’ABC della comunicazione non rispondere mai a questo tipo di domande trabocchetto, lei pensa di potermi far cascare così?
E come si esce da una domanda così?
(Ride). Ehhh… “Non c’è nessuna divisione, questo lo scrivono i giornali, il movimento è unito”.
Ah ah ah. Pietà, non si può sentire.
Ma è la verità.
Ma lei sceglie l’amore di sua moglie o il suo ministro?
No, se la questione fosse posta così io le direi: “Amore, io sono con te….”.
Bello, romantico!
“Almeno fino a domenica”.
E dopo il matrimonio?
(Ride). Torno ad essere un libero professionista, fino a quando ritorno a casa.

Leggi anche: Di Maio a TPI: “La candidatura di Berlusconi al Colle è un’imboscata, Salvini è un bugiardo patologico”

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