Giarrusso (M5S) a TPI: “Troppe concessioni al Pd, il Movimento si sta suicidando per non mollare le poltrone”
Intervista al senatore dissidente del Movimento 5 Stelle Mario Michele Giarrusso: "Abbiamo regalato l'università al Partito Democratico, ma i nostri elettori non ci hanno votato perché mettessimo a capo dell’università un barone. Anche Grillo si sta preparando al peggio, il suo Movimento non esiste più"
Giarrusso a TPI: “Il M5S si sta suicidando per non mollare le poltrone”
Dopo l’espulsione dal M5S di Gianluigi Paragone stabilita dal collegio dei probiviri, le dimissioni dell’ormai ex ministro Lorenzo Fioramonti, nel frattempo passato al gruppo misto, e la fuga di altri due deputati, Nunzio Angiola e Gianluca Rospi, i quali vanno ad aggiungersi ai tre senatori Urraro, Grassi e Lucidi passati addirittura alla Lega, il Movimento 5 Stelle vive uno dei momenti più difficili dalla sua nascita. È la fine del movimento fondato da Beppe Grillo? Lo abbiamo chiesto a Mario Michele Giarrusso, senatore dissidente del M5S, intervistato da TPI.
Non lo so. Certamente c’è un’accelerazione, anche l’intervento di Di Battista va in quella direzione. Finalmente dovrebbe avere superato alcune timidezze nello scontro diretto con Di Maio.
Grillo scava, parla per metafore: scava una trincea e si sta preparando al peggio.
Gli Stati Generali partono male, il primo che l’ha fatto è finito sul patibolo. Le cose calate dall’alto finiscono male, si rivoltano contro a chi le mette in atto, esattamente come finirà questa riorganizzazione che doveva partire dal basso.
Deve recuperare la propria identità sviluppando la partecipazione degli attivisti, dal basso verso l’alto. L’alto orienta male, verso il disastro.
Io preferirei che andassero via i mali del movimento. Questo movimento in questo momento non assomiglia al Movimento 5 Stelle fondato da Grillo, proprio in niente, nessuna bandiera è stata mantenuta e tutto questo in nome di un “governismo” che dà i brividi e che è parente del “stiamo attaccati alla sedia”. Si vantano delle leggi approvate, sì, va bene, ma a che prezzo? Al prezzo di suicidare il Movimento? Cosa si può cedere per fare approvare le leggi che ci interessano? Secondo me si è ceduto troppo e si è ottenuto tropo poco. L’ultimo cedimento al Pd è quello sull’università: avevamo il ministero e abbiamo regalato l’università al Pd. E chi ha messo il Pd? Il presidente della conferenza dei rettori, già inquisito, sospettato di essere un massone e quindi il peggio del peggio del baronato universitario, proprio quello che la sinistra diceva di combattere. Non ci hanno dato il voto perché mettessimo a capo dell’università un barone.
La diplomazia lavora, in questi casi. Credo che sia un silenzio dovuto alla gravità della situazione. È una vicenda di gravità assoluta, significa buttare un cerino in un lago di benzina. Nella vicenda iraniana c’è il coinvolgimento diretto di Cina e Russia. Il conflitto strisciante che si è sfiorato in Siria e in Ucraina non vorrei che divampasse proprio adesso in Medio Oriente. Dopo 100 anni i turchi che furono cacciati dalla Libia dagli iraniani ora ritornano in forze arroganti con un neo espansionismo che fa rabbrividire e che trova noi balbettanti.