”Come prof. non puoi dare dell’idiota a uno studente e minacciare di bocciarlo se manifesta in piazza. C’è un problema alla radice”: Azzolina (M5S) a TPI
Si sta parlando moltissimo in queste ore della vicenda di Giancarlo Talamini Bisi, il professore di un liceo di Fiorenzuola che ha minacciato di bocciare i suoi studenti che avessero manifestato in piazza con le sardine.
Il docente si è scusato, ma il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha spiegato che sono già state avviate le procedure per la sua sospensione.
Nel frattempo, TPI ha rivelato come Talamini Bisi, prima ancora che scoppiasse questo caso, sui suoi profili social minacciasse anche le sardine di Piacenza.
Per fare chiarezza sulla posizione del governo, abbiamo intervistato Lucia Azzolina, sottosegretario del ministero dell’Istruzione.
Come annunciato dal ministro Fioramonti, il ministero si è subito mosso sul caso di Fiorenzuola. Non potevamo rimanere inerti. In questi casi va comunque seguita una precisa procedura che è prevista dalla normativa vigente.
Ci saranno i dovuti approfondimenti e, al termine, gli organi competenti saranno chiamati a valutare la portata sanzionatoria del grave comportamento del professore.
Il segnale che abbiamo voluto dare come ministero è: se sei un insegnante non puoi esprimerti così e pensare che non accada nulla. Che sia normale minacciare un ragazzo di bocciatura se andrà ad esprimere liberamente il proprio pensiero in piazza.
Le scuse – purtroppo decisamente tardive – del docente dimostrano che ha ben compreso di aver fatto una sciocchezza. Almeno lo spero.
Violenza verbale, intolleranza, minacce non possono e non debbono appartenere a chi svolge la professione di docente. Va contro ogni etica dell’insegnamento. Le parole del professore sono gravissime. È evidente.
Per fortuna casi come questo sono davvero isolati. La stragrande maggioranza dei docenti non agirebbe mai così. È grave e diseducativo. Atteggiamenti del genere violano il rapporto di fiducia che c’è fra chi insegna e chi apprende.
A scuola non si fa politica o propaganda, ma questo non vuol dire che non si possa parlare di attualità e di ciò che accade nel mondo per poter aiutare i nostri ragazzi a sviluppare il loro pensiero critico.