Gas, Cingolani: “Con stop ora alla Russia, l’inverno sarà critico”
Gas, Cingolani: “Con stop ora alla Russia, l’inverno sarà critico”
Una interruzione immediata delle importazioni di gas russo “renderebbe critico” il superamento del prossimo inverno. È l’allarma lanciato oggi alla Camera dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che ha chiesto di mantenere i flussi di gas acquistato dalla Russia fino alla fine del 2022.
“Se interrompessero ora il gas russo avremmo un serio problema con lo stoccaggio”, ha detto Cingolani, che in un’intervista a La Repubblica ha previsto per la seconda metà del 2024 il raggiungimento dell’indipendenza dal gas russo. “Una interruzione immediata dell’export russo”, invece, “renderebbe critico il superamento dell’inverno 2022-23 in assenza di rilevanti misure di contenimento della domanda che ovviamente sono previste”, ha detto stamattina alla Camera.
Secondo Cingolani, per affrontare il prossimo inverno e quelli successivi con una certa tranquillità” sarà necessario raggiungere “il 90% di stoccaggio“, una soglia raggiungibile in “circa 6 mesi”.
Il ministro ha previsto che una riduzione di un grado dei riscaldamenti, porterebbe a un risparmio di circa 2 miliardi di metri cubi di gas l’anno, in base alla situazione attuale. “Questo valore è indicativo ed è destinato ad aumentare progressivamente grazie alle misure di efficientamento energetico in corso”, ha specificato Cingolani, che ha osservato come il prezzo della materia prima sia aumentato di ben cinque volte da gennaio 2021, a causa delle tensioni sfociate nella guerra in Ucraina.
Di “straordinaria importanza” anche l’attivazione del primo rigassificatore galleggiante, prevista per l’inizio del 2023, “perché se non l’abbiamo non riusciamo a sostituire la parte di gas gassoso che ci viene a mancare”. Un secondo rigassificatore “sarà messo in funzione entro la fine del 2023 o al massimo inizio 2024”, ha detto Cingolani durante l’Informativa sui costi dell’energia.
Ieri aveva fatto discutere l’apertura di Cingolani alla possibilità di pagare il gas in rubli, come chiesto da Mosca. La presa di posizione, riportata in un’intervista a Politico, è stata prontamente smentita dallo stesso ministero della Transizione ecologica, che ha definito l’articolo “fuorviante”. Sul caso era intervenuta anche la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, che ieri ha detto di aver già spiegato “la posizione della commissione” al ministro italiano, in un colloquio tenuto venerdì scorso. Nell’intervista a La Repubblica, Cingolani ha invece chiesto che la commissione adotti un indirizzo “chiaro, univoco per tutti gli stati membri”.