“Gli ospedali sono chiusi”: la gaffe di Salvini-Borgonzoni in Emilia Romagna (e la pungente risposta di Bonaccini)
La replica della candidata leghista: "Il governatore confonde la nostra proposta"
La gaffe di Salvini e Borgonzoni sugli ospedali in Emilia Romagna
“Gli ospedali sono chiusi nel fine settimana”, dice Matteo Salvini parlando del sistema sanitario in Emilia-Romagna. Ma la realtà è ben differente, e il presidente della Regione interviene per ricordarlo ai suoi concittadini. L’ultima gaffe del leader della Lega arriva via Twitter e ad evidenziarla è proprio il governatore Stefano Bonaccini.
Il tweet di Salvini
L’informazione inesatta, come segnalato da Modena in diretta, è stata fornita dall’ex vicepremier dopo la manifestazione elettorale al Paladozza di Bologna al fianco della candidata leghista alla presidenza della Regione, Lucia Borgonzoni. Proprio rilanciando le parole della Borgonzoni alla convention, Salvini in un tweet ha scritto: “Borgonzoni Presidente: tra i primi provvedimenti ci sarà l’attenzione ai più deboli, gli ospedali saranno aperti di notte, di sabato e di domenica, come in Veneto”.
La risposta di Bonaccini
La risposta di Bonaccini, governatore in carica e candidato del centrosinistra alle Regionali di gennaio 2020, è arrivata via Facebook. “Informo la cittadinanza che in Emilia-Romagna anche questo fine settimana il servizio sanitario sarà attivo, efficace ed efficiente come sempre. Salvini, non essendo di questa Regione, può certamente non saperlo (dovrebbe però immaginarlo, avendo proprio il suo Governo indicato la nostra Sanità come modello per le altre regioni)”.
“È più preoccupante – ha aggiunto – che a non sapere queste cose sia la mia sfidante: chi si candida a presidente qualcosa dovrebbe prima impararlo. L’Emilia-Romagna è una grande Regione, non merita improvvisazione”.
La replica di Borgonzoni
Dopo il post di Bonaccini è arrivata una replica di Borgonzoni. “Ospedali aperti anche il week-end? Ci mancherebbe altro! Bonaccini – ha dichiarato la candidata leghista – confonde la nostra proposta, che riguarda la possibilità di fare le visite specialistiche anche il sabato e la domenica e la possibilità di aperture durante le serate infrasettimanali, quando necessario. Forse gli farebbe bene qualche corso di recupero per studiare il modello Veneto”.