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Home » Politica

Al G7 si litiga sul diritto all’aborto: “L’Italia non lo vuole nel comunicato finale”

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Credit: AGF

Il tema del diritto all’aborto sta facendo discutere i leader del G7, riuniti nel resort Borgo Egnazia, in provincia di Brindisi. Nella serata di ieri, mercoledì 12 giugno, alla vigilia del vertice, fonti europee hanno fatto trapelare alla stampa che nell’ultima bozza della dichiarazione finale del summit è scomparso il punto nel quale i Sette sottolineavano l’importanza di garantire “un accesso effettivo e sicuro all’aborto”.

La frase in questione dovrebbe rafforzare – come chiesto da Francia e Canada –  il comunicato finale del G7 di Hiroshima di un anno fa, che parlava invece di “accesso legale e sicuro”.

Stando a quanto emerso, sarebbe stata l’Italia, a cui tocca la presidenza di turno, a opporsi e voler eliminare il riferimento al diritto all’interruzione di gravidanza, mentre Stati Uniti e Germania ritengono necessario il riferimento ma preferirebbero mantenere la stessa dicitura sottoscritta nel 2023 al G7 giapponese.

Fonti della presidenza italiana hanno smentito questa ricostruzione, precisando che gli sherpa, al lavoro in Puglia già da lunedì, stanno ancora trattando e che “tutto quello che entrerà nel documento conclusivo sarà un punto di caduta finale frutto dei negoziati”. Nessuno dei Sette, hanno sottolineato sempre le fonti italiane, ha chiesto di “eliminare” il punto sull’aborto dalla bozza, nel quale resta invece il riferimento al gender equality.

Come noto, la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha sempre assicurato di non voler modificare la legge sul diritto all’aborto ma il Governo ha deciso di aprire le porte dei consultori alle associazioni pro-vita. Al contrario, la Francia di Emmanuel Macron lo scorso marzo ha addirittura inserito in Costituzione (con un sì bipartisan) la tutela di questo diritto. Negli Stati Uniti, invece, il tema dell’aborto è tra i più divisi nella campagna elettorale che vede contrapporti il presidente uscente Joe Biden e il suo rivale Donald Trump.

A margine del vertice del G7, il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan ha fatto sapere che Biden ne parlerà nel bilaterale con Meloni: “Il presidente – ha sottolineato – parla sempre di diritti umani in tutte le sue interazioni, sia con gli amici, che con gli avversari e nei prossimi due giorni non ci saranno cambiamenti».

Interrogato dai giornalisti rispetto alle presunte frizioni delle ultime ore sull’aborto, il consigliere Usa ha risposto così: “Non so dire riguardo al punto specifico. Non ne ho sentito parlare riguardo alle discussioni sul comunicato”.

Intanto, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, prova a gettare acqua sul fuoco: “Stanno discutendo le diverse delegazioni”, ha detto, “è prematuro fare analisi e inutile fare previsioni ora. Si vedrà alla fine quale sarà l’accordo”.

LEGGI ANCHE: Benvenuti a Bruxelles, capitale delle lobby: così le multinazionali condizionano le politiche Ue

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