Frontex: “Il 2023 è stato un anno record per gli arrivi di migranti irregolari in Europa”
Oltre 157mila su 380mila sono arrivati attraverso la rotta del Mediterraneo centrale che vede l’Italia in prima linea
Quasi 380 mila migranti irregolari sono arrivati l’anno scorso alle frontiere esterne dell’Unione europea, il livello più alto dal 2016 e in aumento del 17% rispetto al 2022, anche grazie all’incremento degli sbarchi nel Mediterraneo centrale, dove l’Italia è in prima linea. Lo ha annunciato oggi l’agenzia europea della Guardia di frontiera e costiera (Frontex), secondo cui questi dati confermano la tendenza costantemente al rialzo degli ultimi tre anni.
“Il Mediterraneo centrale è stata la rotta migratoria più attiva verso l’Ue nel 2023, rappresentando due attraversamenti irregolari su cinque (41%), seguita dai Balcani occidentali (26%) e dal Mediterraneo orientale (16%)”, si legge nella nota diramata da Frontex. Secondo l’agenzia europea, almeno 157.479 migranti sono arrivati nell’Ue attraverso la rotta del Mediterraneo centrale verso Italia e Malta.
La maggior parte di queste persone, stando ai dati presentati a fine anno dal ministero dell’Interno, sono sbarcate in Italia. Almeno 155.754 migranti sono arrivati l’anno scorso via mare nel nostro Paese, quasi il 50% in più rispetto al 2022 (103.846) e il doppio del 2021 (67.040).
La maggior parte dei migranti irregolari arrivati l’anno scorso in Europa erano siriani (oltre 100 mila), seguiti da guineani e afghani. “Queste tre nazionalità rappresentano oltre un terzo di tutti gli arrivi”, si legge nella nota di Frontex, secondo cui però il 47% dei migranti irregolari arrivati l’anno scorso alle frontiere dell’Ue proveniva dall’Africa occidentale. In aumento anche le donne, che rappresentano il 10% degli arrivi, e i minori non accompagnati (un altro 10%).
“I numeri presentati oggi mostrano le sfide sempre in evoluzione che dobbiamo affrontare nella gestione delle frontiere esterne dell’Ue”, ha affermato il direttore esecutivo di Frontex, Hans Leijtens. “Rimaniamo impegnati a garantire la sicurezza e l’integrità dei confini dell’Ue. È altrettanto cruciale affrontare gli aspetti umanitari della migrazione. Queste cifre rappresentano non solo statistiche ma persone reali”.