Forza Nuova, la polizia postale sequestra il sito. Dal centrodestra no alla mozione Pd per lo scioglimento
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella commenta quanto accaduto sabato a Roma: "Il turbamento è stato forte, la preoccupazione no. Si è trattato infatti di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell'opinione pubblica". No del centrodestra alla mozione del Pd per lo scioglimento di Fn. Salvini a Letta: "Il Parlamento si unisca per approvare un documento contro ogni genere di violenza".
La Polizia Postale ha notificato un provvedimento di sequestro del sito internet del movimento neofascista Forza Nuova. Il sequestro del portale è avvenuto sul disposizione della procura di Roma in relazione all’inchiesta sul corteo dei No Vax e no Green pass di sabato in centro, culminato in scontri con le forze dell’ordine e nell’assalto alla sede della Cgil. Il reato contestato è quello di istigazione a delinquere aggravato dall’utilizzo di strumenti informatici o telematici.
Intanto nel dibattito politico tiene banco la proposta del segretario del Pd Enrico Letta di una mozione per lo scioglimento di Forza Nuova. Ipotesi però rispedita al mittente dal centrodestra. “Vogliamo fare una cosa seria? Tutto il Parlamento si unisca per approvare un documento contro ogni genere di violenza e per sciogliere tutte le realtà che portano avanti la violenza, non è che la violenza dei centri sociali lo è meno”, è la risposta del leader della Lega Matteo Salvini, dopo che questa mattina alla Camera i dem hanno presentato una mozione per chiedere lo scioglimento di tutti i movimenti dichiaratamente fascisti.
Degli scontri di sabato ha parlato anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, per il quale “il turbamento è stato forte, la preoccupazione no. Si è trattato infatti di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell’opinione pubblica”. Alla mozione del Pd per sciogliere Forza Nuova rispondono negativamente anche Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il centrodestra, fanno sapere fonti della Lega, “condanna le violenze senza se e senza ma ed è pronto a votare una mozione per chiedere interventi contro tutte le realtà eversive, non solo quelle evidenziate dalla sinistra”. Una decisione unitaria presa dopo un giro di telefonate tra Meloni, Salvini e Berlusconi.
“I fatti di sabato scorso, le aggressioni alle forze dell’ordine, l’assalto alla Cgil, sono stati condannati da tutte le forze politiche. Non ci possono essere ambiguità contro la violenza e contro chi usa una manifestazione di piazza per secondi fini”, chiariscono in una nota i capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Roberto Occhiuto e Anna Maria Bernini. “Ma non esistono totalitarismi buoni e totalitarismi cattivi – proseguono – e per questo motivo non è possibile per i nostri gruppi firmare o sostenere la mozione presentata dal Pd”. “Proprio per superare le divisioni – concludono gli esponenti azzurri – proponiamo di lavorare ad una mozione unitaria contro tutti i totalitarismi, nessuno escluso”.
Sostegno alla proposta dem arriva invece dal M5S. Il Movimento 5 Stelle aderisce e rilancia le iniziative volte allo scioglimento di Forza Nuova e delle altre sigle della galassia eversiva neofascista”, assicura il leader Giuseppe Conte. “Saremo in prima fila per tutte le iniziative parlamentari che muoveranno in tal senso – aggiunge – Siamo però consapevoli che non basterà questo, così come sappiamo che ignorare le proteste di piazza – quelle legittime e pacifiche – non aiuta a lavorare al bene del Paese”.
Anche e Liberi e Uguali ha scelto di presentare, ma al Senato, una mozione analoga a quella del Pd per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova. “Anche FdI, se fosse onesta e coerente, dovrebbe votare a favore della mozione”, sottolinea la capogruppo di Lei al Senato Loredana De Petris. “Invece Giorgia Meloni prosegue con la tattica dell’ambiguità, senza mai nominare i fascisti perché sa che da quelle aree le arrivano voti, ma fingendo di voler invece combattere la violenza per non inimicarsi altre fasce del suo elettorato”. Un’altra mozione simile è arrivata da Italia Viva.
La leader di FdI preferisce continuare a puntare il dito sulla gestione della sicurezza. “Come è possibile che sia stato permesso a quattro imbecilli a Roma, Torino e Milano di far degenerare quelle manifestazioni pacifiche? Perché nessuno li ha fermati? Perché, ancora una volta, il ministero dell’Interno era così impreparato? Anche questo fa arrabbiare parecchio, perché i disordini, guarda caso, sono stati utilissimi al governo e a demonizzare chi contesta il Green Pass”, sottolinea Meloni. “Perché in tutta questa vicenda – rincara – una strategia sembra esserci: criminalizzare chi contesta il governo. E chi è contrario al Green Pass è fascista, anche se è un autonomo stalinista dei centri sociali”.