Caso camici, Fontana: “Non mollo, onorerò il mio mandato”
Non parla espressamente dell’inchiesta sui camici che lo coinvolge né del caso dello bonifico dal conto “scudato” in Svizzera. Collegato via Skype con la festa della Lega Romagna in corso a Cervia, in provincia di Ravenna, il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, manda però un messaggio chiaro a chi in questi giorni invoca le sue dimissioni: “Io non mollo”.
“Continuerò a combattere per la Lombardia”, dice il governatore, che all’ultimo ha disdetto per un problema di salute (solo “un piccolo infortunio”) la propria partecipazione “in presenza” al raduno leghista romagnolo. “Se qualcuno pensa, si illude, che io possa mollare, non ha capito niente”, aggiunge Fontana. “Non sono certo queste le ragioni che mi possono far allontanare dall’impegno che mi sono preso con i lombardi e che voglio onorare fino alla fine del mio mandato”.
Fontana è indagato per frode in pubbliche forniture nell’ambito del caso camici. In estrema sintesi, i pm ipotizzano che il governatore si sia accordato con il cognato Andrea Dini, titolare della Dama spa, per trasformare in donazione una fornitura di camici alla Regione Lombardia senza che il contratto di fornitura venisse pienamente onorato.