Il programma per la scuola di Lorenzo Fioramonti: “Tassa su merendine e bibite”
Il programma per la scuola di Lorenzo Fioramonti: “Tassa su merendine e bibite”
Il nuovo ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti anticipa alcune proposte del suo programma per il mondo della scuola: “Servono delle micro tasse di scopo: una tassa sulle merendine, una sulle bevande zuccherate, un’altra sui biglietti aerei”, afferma in un’intervista al Corriere del 5 settembre.
Secondo il ministro, infatti, queste piccole tasse potrebbero portare alle casse dello stato ben 2,5 miliardi da investire “in scuola e ricerca”. Fioramonti è stato viceministro dell’Istruzione nel governo giallo-verde a fianco di Nicola Bussetti, per questo non rinnega il lavoro del precedente esecutivo ma ritiene che si debbano trovare maggiori fondi per aumentare i finanziamenti alla scuola.
A suo dire servirebbe una sorta di “Iva strategica” su beni di consumo come appunto le merendine. Anche per le “classi pollaio” è necessaria una soluzione che imiti il modello “tedesco” dove gli studenti in classe sono molti meno: “I miei figli vanno a scuola in Germania e lì sono 21 in classe”, afferma.
In molti si sono domandati per quale ragione Fioramonti abbia mandato i figli a scuola in Germania. La scelta, stando alle sue dichiarazioni, non è stata determinata da una “sfiducia” nei confronti del sistema scolastico italiano, ma da motivi personali: la moglie del ministro è tedesca e vive in Germania per stare vicina ai genitori malati.
Chi è Lorenzo Fioramonti
Lorenzo Fioramonti, classe 1977, è stato vice ministro al Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca nel Governo Conte. È laureato in Storia del pensiero politico ed economico moderno alla facoltà di Filosofia dell’Università Tor Vergata di Roma e ha proseguito la carriera accademica con un dottorato in Scienze Politiche all’Università di Siena. È professore ordinario di Economia politica presso l’Università di Pretoria e direttore del Centro per lo studio dell’innovazione Governance (GovInn) dello stesso ateneo.
Dal 1997 al 2000 è assistente parlamentare e collabora con Antonio Di Pietro alle politiche per i giovani delle periferie. A gennaio 2018 si candida con il Movimento 5 Stelle e alle politiche di marzo 2018 viene eletto nel collegio uninominale di Roma. A giugno riceve la nomina di sottosegretario presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nel Governo Conte e a settembre 2018 il Consiglio dei ministri lo nomina vice ministro all’Istruzione.